Corriere della Sera - Sette

SETTE E MEZZO

- setteemezz­o@rcs.it Lilli Gruber

Soldi pubblici: alla scuola o alle carceri? di Lilli Gruber

Cara Lilli, il sindaco di New York Giuliani, noto per la sua tolleranza

zero, schierò agenti ai tornelli del metrò per impedire l’accesso e multare chi era senza biglietto. Si scoprì che molti trasgresso­ri avevano anche altri guai con la giustizia. È la stessa sensazione sui nostri mezzi pubblici: quella di vivere tra disonesti. Se uno è disonesto nel non pagare il biglietto, perché dovrebbe essere un irreprensi­bile cittadino in altri campi? Walter Donati citizen@virgilio.it CARO WALTER, la strategia della «tolleranza zero» attribuita a Rudolph Giuliani negli anni 90, venne chiamata anche la teoria delle «finestre rotte». Ovvero, per mantenere e controllar­e ambienti urbani andavano repressi piccoli reati e atti vandalici e questo contribuiv­a a creare un clima di ordine e legalità e a ridurre il rischio di crimini più gravi. Quando Giuliani diventò sindaco nel 1994 cominciò dalla metropolit­ana, facendo pagare il biglietto a tutti i viaggiator­i. E schie- rò nelle strade della Grande Mela oltre 36mila rappresent­anti delle forze dell’ordine (lavoro iniziato già dal suo predecesso­re Dinkins). New York registrò una diminuzion­e del 50% di crimini, soprattutt­o di quelli violenti. E per quelli minori le pene vennero inasprite, facendo raddoppiar­e in 10 anni la popolazion­e carceraria americana. Quindi niente miracoli ma azioni concrete: più poliziotti e più prigioni. Tutto questo richiese però forti finanziame­nti nel settore della sicurezza, che furono possibili grazie alla generale crescita economica degli Stati Uniti, dopo la fine della Guerra Fredda. E in effetti, tutte le grandi città statuniten­si conobbero un crollo delle attività criminali anche per questa fase di grande prosperità. Per New York il budget del Dipartimen­to della polizia è ancora oggi di oltre 5 miliardi di dollari. Per il resto dell’America il sistema carcerario costa invece 80 miliardi. Cifre enormi. Sarebbe meglio investirli in posti di lavoro e istruzione piuttosto che in manganelli e celle carcerarie?

Cara Lilli, al 18enne portiere del Milan Donnarumma è stato offerto un

contratto di 6 milioni l’anno per cinque stagioni (16.438 euro al giorno). Un chirurgo che ogni giorno salva vite umane quanto dovrebbe guadagnare allora? Il Corriere ha pubblicato la lettera di un medico denunciato per non aver salvato una paziente. Il portiere del Milan verrà denunciato per ogni goal incassato? Adelchi Benetti adelchi.b@alice.it CARO ADELCHI, il calcio è uno show business che muove enormi interessi. Digitale e satellite hanno trasformat­o le partite in eventi televisivi planetari, capaci di coinvolger­e miliardi di persone. È un fenomeno simile a quello del grande cinema, che infatti paga le sue star come e più dei calciatori. Non so se questo sia evitabile. A me basterebbe che le star pagassero le tasse e che queste servissero ad aumentare gli stipendi dei medici, degli insegnanti, e delle tante persone che alla società danno più di quanto ricevono.

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