MACCHINE DEL TEMPO
Un’attrice alla guida di ruspe e carri armati ricordi pilotati da Rossella Tercatin
QUANDO SI PARLA DI AUTOMOBILI, L’ATTRICE NANCY BRILLI, confessa di essere nipote d’arte: un suo prozio era quel pilota Gastone Brilli-Peri citato da Lucio Dalla nel brano Nuvolari. Spiegando il suo trasporto per i motori ammette un debole per i veicoli particolari: «Mi è capitato, per esempio, di guidare la motrice di un Tir e anche un carro armato sul set del film Claretta. Ma la mia
passione sono le ruspe» , racconta, ricordando addirittura di quando, per uno spettacolo teatrale, le capitò di spianare un piazzale. «Ne fui molto orgogliosa. Condurre una ruspa non è facile: si fa molta fatica, con le braccia e con le gambe. Il ruspista che mi insegnò era enorme». L’attrice romana ha preso la patente subito a 18 anni. «Sapevo già guidare prima di compierli e non ho avuto problemi. Ricordo bene la sensazione di libertà che provavo in macchina da ragazzina». L’auto in questione era un maggiolone cabrio azzurro, comprato usato «e non sapevo che il proprietario precedente l’avesse modificato con i pezzi di una Porsche, per cui consumava come un Boeing 747 e mi lasciava sempre a piedi. Ma lo amavo moltissimo». Poi mezza vita passata guidando per l’Italia, una tournée dopo
l’altra («Non mi è mai piaciuto fare la passeggera»). «Quando mio figlio era piccolo, avevo una monovolume immensa e dietro tenevo la sua cameretta che montavo e smontavo a ogni tappa». Oggi Brilli usa una Birò elettrica – un quadriciclo da un posto e mezzo: «Per Roma non c’è niente di meglio, si evitano tutti i problemi di parcheggio». Il sogno nel cassetto però romba di più: «Mi hanno chiesto tante volte di correre la Mille Miglia. Invitano spesso personaggi noti, ma di solito come passeggeri. Io invece voglio partecipare da pilota. Prima o poi succederà».