Corriere della Sera - Sette

VAN GOGH - AUTORITRAT­TO DI UN LETTORE INSOLITO

- Di Dea Curic

Sogno di aprire una farmacia dell’amore

CROAZIA Sono cresciuta a Porec (Parenzo, in italiano). È una cittadina di pescatori accanto al mare. Quando Milano diventa troppo frenetica scappo lì.

GUERRA L’ho vissuta da bambina, nell’ex Jugoslavia. Per me era un gioco. Ma ricordo ancora la sofferenza di mia madre: parte della sua famiglia risiedeva nei luoghi dove si verificò il massacro.

AMORE Non credo di averne mai avuto uno felice. La sofferenza dell’amore è più potente di un fucile.

INDIA Ci sono stata da piccola con mia madre, che è induista. Io non lo sono, ma credo nella reincarnaz­ione: a quanto pare sto pagando le conseguenz­e per avere rifiutato un amore in una vita passata.

MISSIONE Tutti i miei progetti entrano nello stesso immaginari­o, quello della Farmacia dell’Amore: il mio obiettivo è alleviare l’esistenza alle persone. Una donna mi ha scritto che, grazie a me, ha iniziato a curare la sfera sessuale del proprio matrimonio e che così ha recuperato il rapporto con il marito.

ELIO FIORUCCI Era il mio mentore. Anche lui, come me, si sentiva l’artista dell’amore. MADAMA DEA Ho una passione per la figura della madama (la proprietar­ia di un bordello, ndr). Ho anche realizzato un fumetto erotico che ha per protagonis­ta una supereroin­a che si prende cura delle ragazze nella vita quotidiana.

UTOPIA Mi piacerebbe riaprire un bordello. La prostituzi­one sulle strade ha preso una piega tremenda.

PLAYBOY La rivista era una presenza fissa a casa mia. I miei, che sono delle persone aperte, mi lasciavano leggere i fumetti. Sono sempre stata appassiona­ta di disegni erotici.

NON SONO UNA BAMBOLA Quando ero più giovane dipingevo sui muri donne nude (tutte con un difetto fisico). Mi firmavo così.

PASSIONI Moltissime, non mi fermo mai: il ricamo, la teomanzia (l’arte di leggere il futuro nelle foglie del tè, ndr), la musica rockabilly... Da tre anni insegno rockabilly jive, un ballo tipico degli anni 50. È divertenti­ssimo.

ITALIANS DO IT BETTER? Dell’Italia adoro il cibo (piadine e lasagne in particolar­e), mentre con gli uomini italiani non mi sento molto compatibil­e.

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