SE FOSSI L’IMPERATORE DEL MONDO
Beppe Fiorello: «Niente vigili urbani nel mio impero»
NEL MONDO DOVE GOVERNO IO, chi si bulla su Instagram della sua vita patinata prende una multa: non è possibile che io lo apra e mi senta una merda ogni volta! Multe anche per gli incoerenti: i vegani con le scarpe di cuoio, i cattolici dal cuore duro, chi fa raccolte di beneficenza e ci lucra su. La povertà la risolverei con un bel turnover: prendiamo ogni anno i venti più ricchi d’Italia, e per due anni si scambiano vita coi venti più poveri. Tipo Una poltrona per due, però poi non è che ognuno ritorna al suo posto: ci si riavvicina per gradi. Io continuerei a lavorare, ma con pause molto più lunghe di quelle che mi concedo oggi. E diventerei un anziano molto rock, provando ogni eccesso, ogni estremo. Uscirei con Charlize Theron: vado a prenderla in aeroplano, le offro cena e poi torniamo a casa in bicicletta, con lei sulla barra e io che pedalo. Le piacerebbe tantissimo. Specie la parte dell’aereo: io mi sposterei solo così. Le auto, abolite. Non solo per ecologia, ma anche per abolire i vigili urbani, primi fuorilegge del mio impero: stanno sempre arrabbiati. A dirigere il traffico metterei dei bambini. Padri della patria: Alberto Sordi. Poi mio padre: mi ha fatto crescere pensando al mondo come a un posto assai più bello di come l’ho trovato, e vorrei che anche i media facessero così: basta seminare paura. E Domenico Lucano: è il sindaco di Riace che accoglie i migranti. Se il nome non vi dice nulla, sappiate che per la rivista Fortune è tra i 50 personaggi più influenti al mondo, perché se facessero tutti come lui il “problema” migratorio non esisterebbe. È il mio prossimo ruolo in Rai, e ne sono fiero. Lo so, tutti uomini: ma al governo avrei solo donne. Conoscono la fatica del creare, e così a fare guerre e distruggere ci pensano due volte.