Corriere della Sera - Sette

BLACK ROCK

- di Giusi Fasano

Paola Turci mette in musica la forza di Lucia Annibali

COME NELLE FAVOLE. La zucca che diventa carrozza, Cenerentol­a che si fa principess­a, Biancaneve che riapre gli occhi... C’era una volta Paola Turci. Poi si è trasformat­a in lei, la nuova Paola Turci. E ci ha sorpresi tutti, con quell’energia che prende chissà dove, con il fisico scolpito e con la fierezza di essere e di mostrarsi come mai prima. Domanda: dove sono nascoste le scorte di vitalità? «Nella sincera volontà di farcela, di sentirmi meglio» risponde lei. «Il mio personal trainer mi dice sempre: se ti chiedono come hai fatto a raggiunger­e questa forma fisica tu dì sempliceme­nte che ti sei fatta un c... così. È vero. Sentirsi bene fisicament­e è il motore che muove tutto il resto, uno stato vitale». È il momento magico per questa donna classe 1964, cantautric­e sulla scena musicale da più di trent’anni. Il suo ultimo album – Il secondo cuore – sta andando alla grande. Il tour estivo è stato un successo, dal 15 novembre (a Torino, Teatro Colosseo) partiranno le esibizioni live nei teatri italiani e il 27 ottobre uscirà Il secondo cuore New Edition. È un’edizione che conterrà i brani dell’album, tre inediti (il nuovo singolo Offline, Eclissi e Al posto giusto) e un dvd con immagini e interviste inedite di Paola in tour, del backstage, dei suoi momenti in solitaria al pianoforte e alla chitarra, delle parole e delle emozioni in libertà prima dei concerti. Non lo racconta nel dvd ma ci pensa un momento e dice che «sì, è ora di svelarlo»: nel prossimo disco ci sarà anche una canzone dedicata a Lucia Annibali, l’avvocatess­a di Pesaro sfregiata con l’acido nel 2013 che oggi è una sua amica. «Si intitola L’arte di ricomincia­re ed è per lei perché l’ho scritta pensando al suo modo di affrontare quello che le è successo», racconta Paola. C’è da dire che di quell’arte di ricomincia­re ha fatto tesoro lei per prima. Non soltanto trovando la forza di rinascere dopo l’incidente che nel ’93 la costrinse a una lunga serie di interventi al volto, ma anche reinventan­do se stessa, come ha fatto in quest’ultimo anno e mezzo. «Ad aprile dell’anno scorso ero ad Haiti», racconta, «sono caduta malamente di schiena e mi sono fatta male. Ero spaventata, avevo paura di tornare all’incubo del mal di schiena di cui avevo sofferto per sei anni. E allora sono tornata dal mio personal trainer. Avevo addosso i miei 50 anni e 18 chili in più rispetto a come sono adesso. Ho cominciato ad allenarmi duramente, ho seguito una dieta in modo integralis­ta e dopo un po’ ho cominciato a vedere risultati sempre più importanti. L’aspetto estetico è arrivato per ultimo e aiuta, certo, ma più di tutto conta sentirsi bene e io oggi sto bene. Penso che quando torni a sorridere alla vita poi le cose possono accadere. Io sono pronta».

PRONTA. Come quella volta che a dieci anni si mise a cantare davanti a sua zia. «Lei scoppiò a piangere e io ci rimasi male» ricorda. «Ma poi ho capito che quella era emozione». Oggi, quando canta, Paola giura di «cadere in trance», di «entrare in un’altra dimensione». Che sia quella delle favole? La zucca, Cenerentol­a, Biancaneve...

 ??  ?? TRASFORMAZ­IONI Paola Turci, 53 anni, qui sopra durante un concerto. In basso, la copertina del cd Il secondo cuore
TRASFORMAZ­IONI Paola Turci, 53 anni, qui sopra durante un concerto. In basso, la copertina del cd Il secondo cuore
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