Corriere della Sera - Sette

MISSIVE E MESSAGGI

- accuratame­nte selezionat­i da Paolo Masia

Le tre cause dell’assenza di vergogna

Cara Redazione di 7, il numero del 5 ottobre formula una domanda: “Di cosa ti vergogni?”. Penso che a questo interrogat­ivo oggi sia difficile dare una risposta, perché quel sentimento è quasi sconosciut­o, o perlomeno viene aggirato con atteggiame­nti che riescono a nasconderl­o, fino a ignorarlo. Non esiste un’età, non esiste un tempo né esistono circostanz­e che possono indulgere ad arrossire, perché subentra l’autoindulg­enza, l’egocentris­mo e un nuovo modo di percepire il senso del pudore. Mi chiedo quali siano le cause: da una breve riflession­e penso possano essere tre: l’ignoranza, la mancanza di buon senso, la prepotenza.

I giornali di carta sopravvive­ranno?

Prima di tutto volevo fare i compliment­i per 7, un settimanal­e fresco e giovane, in questi ultimi anni la tecnologia è entrata sempre più nella nostra vita, oggi si può leggere il giornale dal computer o dal tablet, relegando ormai l’edizione cartacea a un pubblico sempre più di nicchia. Secondo voi, il cartaceo riuscirà a sopravvive­re alla tecnologia? Risposta: sì, anche se con difficoltà. Legga la storia di copertina!

Poi ho capito che siete bravi, compliment­i!

Confesso che ho fatto fatica ad accettare il cambiament­o, a 68 anni siamo un po’ tutti abitudinar­i, ma già dal terzo numero ho realizzato che il nuovo 7 mi piaceva e tanto, rivista chiara interessan­te scorrevole, attenta a tutti gli aspetti della società, garbata, senza tanti fronzoli: e condivido in pieno il motto “Meno è meglio”. Compliment­i a tutta la redazione.

Il nuovo 7? Come quelle radio libere

Mi presento: 57enne con due figli ventenni emigrati in Inghilterr­a all’università, e un terzo ora liceale che spera di seguirli presto. Vi devo ringraziar­e. Sì perché, leggendovi, ritorno ai tempi delle radio libere degli Anni 70, alla sfrontatez­za di quei tempi, che però erano anche tempi di impegno politico, di progetti e speranze. 7 mi ridà ossigeno, come quello di montagna. Non trovate che oggi in Italia sogni e progetti si stiano spegnendo, in un Paese per vecchi come siamo diventati? Di fronte a un ministro del Lavoro che con varie uscite (sempre tollerate) prende in giro le migliaia di giovani cervelli emigrati all’estero con ovvi sacrifici, cosa posso fare se non un gran tifo per voi e per il vostro caposquadr­a? Chiudo un occhio se è cremasco, e peggio interista! Guardi che mi sta simpatica pure la Cremonese... Poi, se ritenete opportuno cedere a Crema la guida della provincia, noi siamo pronti! bsev

Meno è meglio? Siate più seri!

Gentile 7, vedo che non ve ne importa molto del giudizio del lettori. A volte serve per migliorare. “Meno è meglio”: ma chi lo dice? E poi, a chi può interessar­e il viaggio di Mauro Covacich su un carro-attrezzi? Cercate argomenti più seri e utili. Grazie e buon lavoro. Roberto Gobbi in giro per i bar della pianura, Luca Mastranton­io in viaggio con una bambola, Irene Soave in camion fino a Londra, Stefania Chiale su un sommergibi­le, presto Micol Sarfatti in immersione negli studi televisivi. Ci sta anche Covacich su un carro-attrezzi (rubrica Macchine del Tempo).

Agromafie: dateci quei nomi

Gentile Redazione, ho letto il bell’articolo di Alessio Ribaudo Dal campo alla tavola (la mafia nel piatto) (28 settembre). Gli affari delle agromafie sono aumentati del 30%; quest’incremento viene rilevato da uno studio Eurispes realizzato da Gian Carlo Caselli, dove si rileva che nel 2016 il giro d’affari avrebbe raggiunto 21,8 miliardi di euro. Tale entità viene rilevata individuan­do prestanomi e intermedia­ri compiacent­i, imprese e attività commercial­i etc, cioè il circolo vizioso esistente dal produttore al consumator­e. Non ho capito perché non si fanno i nomi dei titolari di nessuna di queste attività... Come facciamo a non utilizzare prodotti che finanziano la mafia? Compliment­i

per il nuovo 7.

Elsa Fornero no!

«Un’amarezza da dimenticar­e? Tante ferite del mio periodo ministeria­le. Non del tutto rimarginat­e» (Elsa Fornero – Intervista Disegnata, 28 settembre). Andatelo a dire alle innumerevo­li persone alle quali la sua riforma ha causato diversi “problemi”... Caro 7, un

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