SE FOSSI L’IMPERATORE DEL MONDO
(e a corte solo due donne, mia mamma e mia sorella. Le altre mi hanno stufato)
Martin Castrogiovanni: «Meno economisti, più rugbisti!»
I RUGBISTI AL GOVERNO! Piloni e tallonatori al posto dei politici. Ma rugbisti vecchio stampo, quelli della lealtà e del codice d’onore: in campo ci si fa male, fuori si è galantuomini. Oggi sono in pochi. E io, imperatore Martin, li precetto tutti per il mio esecutivo. Meno economisti, più rugbisti! La corte è composta dalla mia famiglia, dai miei pochi amici fidati, e dai miei cani Tito, Lolita e Fatty (che al momento sta da mia sorella a Leicester). Ci muoviamo fra due palazzi: uno a Roma e uno a Paraná, in Argentina, dove sono nato e dove tutto è partito. Arredi sfarzosi? No grazie. Mi basta la Playstation. Ho un cuoco di corte: mi rimpinza di coda alla vaccinara e piatti di pastasciutta da mezzo chilo, e non permette che un pomodoro o un cespo di lattuga entrino in contatto con la mia dieta. Nel mio regno siamo tutti cicciottelli e felici, e vedrete, anche longevi. Bene, ora ci siamo insediati a palazzo. Via alle grandi manovre! Primo: restituiamo le isole Malvinas all’Argentina. No, non si chiamano Falkland. E per qualche decennio facciamo pagare ai britannici tutte le loro piraterie coloniali, destituendo il Commonwealth. Secondo: pena di morte per le violenze sessuali e per chi maltratta gli animali. Terzo: multe ai tirchi. Se non offri mai il caffè, parte il sequestro dei beni, e metà vanno ai più poveri. Quarto. Obbligatorio guardarsi negli occhi quando si parla. Da ciò consegue un corollario: calci nel sedere ai “leoni da tastiera”, che ti scrivono di tutto protetti dall’anonimato. E parliamo delle donne: le uniche che voglio con me a corte, per ora, sono mia madre e mia sorella. Le altre mi hanno stufato tutte. Una legge per rendere l’amore meno tribolato? Non si può fare. Però io, l’imperatore, per un po’ farò l’uomo solo al comando.