LE DISCESE ARDITE E LE RISALITE
L’allenamento all’alba sul tracciato del SuperG, le salite in quota con la motoslitta, le ore in palestra. Ma anche una passeggiata nel bosco e il mercatino di Natale. Così una giornalista di 7 ha vissuto due giorni olimpionici, cercando di restare nella
48 ore sugli sci con Christof Innerhofer
SE PENSO A UNA COSA CHE MI PIACE non ho dubbi: sciare. Discese lunghissime, meglio sulla neve dura un po’ ghiacciata con almeno un raggio di sole. E così per le mie “48 ore” ho proposto al direttore di andare in quota, sci ai piedi. Troppo facile, per una che ha imparato quasi prima a sciare che a camminare. Ecco quindi la controproposta di Bsev: «Nel 2018 ci sono le Olimpiadi invernali (in Corea del Sud dal 9 al 25 febbraio). Perché non ti alleni per due giorni come un vero olimpionico?». E sia! Ho chiamato il più simpatico dei nostri azzurri, Christof Innerhofer, argento in discesa libera e bronzo in supercombinata ai Giochi di Sochi nel 2014. Ha accettato con entusiasmo: «Perché no? Dai, raggiungimi il giorno dell’Immacolata a casa mia, a Gais sopra Bolzano. Così vediamo come te la cavi». Una sfida? Hai trovato pane per i tuoi denti, caro Inner.
Venerdì ore 4.30
Mentre gli ospiti della Prima alla Scala hanno da poco la- sciato i loro abiti eleganti, io mi sveglio. Infreddolita salgo in macchina. Destinazione Alto Adige.
Venerdì ore 9.45
Il termometro segna -4° quando raggiungo gli impianti di Speikboden, dove Christof si sta allenando. Scendo dall’auto…fa più freddo di quanto immaginassi! Mi accoglie una sua foto enorme con le medaglie vinte ai Mondiali e alle Olimpiadi. Mi guardo intorno, noto dei paletti lungo una pista e tra loro vedo scendere quasi danzando un gigante alto 1,86. Arriva in fondo, mi avvicino. Esordisce sorridendo: «Eccoti, finalmente. Ho quasi concluso per oggi!». Ma come? Non sono nemmeno le dieci… Ci raggiunge Raimund Plancker, uno degli allenatori: mi guarda serissimo, non vuole che il suo atleta si distragga. Prometto di stare a distanza (come se per me fosse possibile stargli in scia). Mi chiedono: «Ultima discesa, vieni?». «Ho ancora su i jeans…Come se avessi accettato!»