Corriere della Sera - Sette

PAROLE ITALIANE

Al sole e al vento di Trieste

- Versi amorevolme­nte recuperati da Luca Mastranton­io

Se a Trieste ritorno

Se a Trieste ritorno, tutto canta in me. Cantano i sensi e canta l’anima, i pensieri mi cantano e mi canta sempre il ricordo dei miei dì lontani.

Mi porta per le strade come un vento. Non son più io: son quel che fui, mi sento ventenne. Guardo i muri, le contrade attraversa­ndo, quasi volti umani riconosces­si, che mi fan tornare quel che un dì ero.

No, non sono stanco di rivederla mai, dai colli al mare. E tutto guardo, mentre dentro canto.

Se un’amicizia cerchi

Se un’amicizia cerchi ferma e tenera, prendi un gatto siamese o prendi un cane. Con te egli invecchier­à, ahi!, più di te; eppure resterà sempre un bambino. Questo ha concesso Dio a creature sì piccole, di noi tanto più pure.

Giostra

In quel mattin di pace, quale giostra nel cielo! Erano stormi di gabbiani? No: sull’Istria volavano, ancor nostra, come foglie d’argento gli aeroplani.

L’ultima festa

Ciò che perdemmo a noi per sempre resta, non ciò che abbiamo. L’anima ricupera col desiderio ciò che il cuore ha perso.

Nel cielo dei ricordi, sempre terso, ridente ti ritrovo, ancora mia sei e rimani. In me ti porto. Sia la sola verità segreta questa intima nostra. E l’ultima mia festa.

Tramonto

Come un’anguria il cielo si fa rosso. Ed il sole si cala in fondo al mare come una rana d’oro dentro a un fosso.

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