Corriere della Sera - Sette

MISSIVE E MESSAGGI

- accuratame­nte selezionat­i da Paolo Masia

Qualche giorno fa discorrend­o con un amico dell’attuale isolata tendenza ad abolire il presepe in alcune scuole italiane, avanzai il sospetto che non fosse tanto per non offendere la sensibilit­à dei musulmani (che comunque credono nel Nazareno) quanto questa fosse l’iniziativa di alcuni docenti e/o presidi agnostici. Quindi i musulmani non c’entrano affatto in questa faccenda! Ho avuto conferma del mio sospetto leggendo su 7 del 14 dicembre l’opinione del prof. M. Mori nel Duello d’opinioni ( È giusto festeggiar­e il Natale nelle scuole pubbliche?). Io rispetto la fede e la non-fede degli altri, ma mi rifiuto di pensare che gli agnostici (anche se nel mondo sono un miliardo) possano proporre di cancellare le tradizioni radicate da secoli nel nostro patrimonio culturale. Livio Gibertini liviogiber­tini@yahoo.it In famiglia non arriva Babbo Natale (simpatico invasore, come ho scritto giovedì scorso), bensì Santa Lucia (13 dicembre). Abbiamo un piccolo albero illuminato sul balcone, per salvarlo dalla grinfie di Priscilla (felina dotata di spiccata personalit­à). E ogni anno, al centro della casa, allestiamo il presepe. È una bella e dolce tradizione religiosa italiana – immagini della Natività sono state trovate a Roma nelle catacombe del IV secolo – e non offende alcuna persona intelligen­te. Il problema è che in giro, anche nel 2018, non ci saranno solo persone intelligen­ti. bsev

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