Antonio D’Orrico

CONTO ALLA ROVESCIA Boquitas pintadas, il verso dello struggente tango di Carlos Gardel, sarebbe il nome appropriato per le vaquitas, le timidissime focene del Golfo di California dal muso che pare truccato. Il governo messicano spende milioni di dollari per salvarle, ma loro continuano a morire impigliate nelle reti chilometriche dei pescatori di frodo. A ottobre di boquitas pintadas ne erano rimaste soltanto quindici.

SUPERCAZZOLA: THE END Quando l’Italia era più simpatica c’erano film come Amici miei. Ora che l’Italia di simpatico ha poco, è morto (4 settembre) l’ultimo di quegli amici, Gastone Moschin (l’architetto Rambaldo Melandri). Gli altri erano il conte Mascetti (Tognazzi), il giornalista Perozzi (Noiret), il professor Sassaroli (Celi), il barista Necchi (Del Prete).

L’ECCEZIONE ALLA REGOLA Prima pagina di Repubblica, Massimo Giannini scrive alla figlia che parte per l’Erasmus. «Ci siamo: la valigia è pronta. Manca giusto il beauty, con i tuoi mascara e i tuoi rossetti. Il volo è domani da Fiumicino: easyJet con destinazione Parigi». Di commovente c’è che stavolta Giannini non dà la colpa (come fa sempre) a Renzi.

LA RICERCA DEL TEMPO PERDUTO Sgraziato come l’albatros di Baudelaire, Usain Bolt, l’uomo più veloce della storia, è arrivato ultimo, cadendo a terra (lui che di solito volava sulla pista), alla sua gara finale nei Mondiali di Londra. Nel tempo che Bob Marley, l’altra leggenda giamaicana, impiegava a cantare No Woman, no Cry, Bolt correva i 100 metri almeno una quarantina di volte.

CHE GLI SIA LIEVE LA TERRA (ROSSA?) L’attore Fabrizio Gifuni commemora il grande Stefano Rodotà su Repubblica, ma inciampa in un incongruo paragone tennistico: «Conosceva il Diritto ma anche il suo rovescio».