Manuale di conversazione
ANGELA NERINI SCRIVE:
«Grazie per aver ricordato Giuseppe Berto. Ai tempi avevo cercato di difenderlo dai miei amici e compagni che lo disprezzavano per il suo dolore che consideravano “borghese”. (Loro sì che avevano le idee chiare). Ho ancora il libro e volevo regalarlo ma ho visto su Amazon che si trova anche nella vecchia edizione. Ho appena riposto Pulvis et umbra di Antonio Manzini. Bello, bellissimo. Mi piace tutto: scrittura, pensieri, descrizioni, l’uso del dialetto ( stai alleprato), il fantasma di Marina, l’amore per Lupa. Faccio un po’ fatica a seguire la trama gialla ma è la cosa che mi interessa meno. Due mesi fa la mia gattina Pussy-pa mi ha lasciato. Non è stato un evento inaspettato perché era vecchissima. La sua vicinanza mi scatenava la fantasia. La chiamavo sempre con nomi diversi: picciotta, putea, putina, pischella, pulzella, pispola, picciridda e tante altre cose». Viva Berto, viva Manzini, viva la gattina Pussy-pa e stiamo tutti alleprati che non si sa mai.
GIANMARCO RICCI:
«Ci sono dei criteri particolari per vincere lo Strega? Ho finito Le otto montagne e non sono riuscito a cogliere tutto l’entusiasmo che lo circonda, soprattutto dopo aver letto che Cognetti considera Rigoni Stern uno dei suoi maestri. Sono un ragioniere pluribocciato quindi per l’amor del cielo sarò io deficitario. Però a 16 anni leggevo Il falò delle vanità di Tom Wolfe e a 17 Preghiera per un amico di John Irving!». Viva Wolfe, viva Irving e viva i ragionieri pluribocciati.
STEFANIA MOTTI
(«lettrice ombra che qualche volta esce allo scoperto») scrive: «Sto leggendo Una vita come tante di Hanya Yanagihara (Sellerio) e sarei morbosamente curiosa di conoscere la sua opinione su questo libro. Capolavoro come dicono alcuni o fuffa pretenziosa? Mi viene in mente leggendolo (ma in tono minore, decisamente!) Preghiera
per un amico di Irving che ho amato moltissimo e mi sono bevuta avidamente dalla prima all’ultima pagina». (ri)Viva John Irving e la sua bellissima Preghiera. Per l’altro libro di cui parla propenderei per fuffa pretenziosa.
Chi è il lettore ideale di questa settimana?
Un ragioniere pluribocciato che non ama Cognetti