Ora basta con le rockstar che prendono a calci le persone
«HO TRASCORSO LA NOTTE al pronto soccorso. Ma come si fa?», si è chiesta via Instagram Chelsea Lauren dal Cedars-Sinai hospital, Los Angeles. Ce lo chiediamo anche noi: come si fa a comportarsi come Josh Homme? Il cantante dei Queens Of The Stone Age qualche giorno fa era sul palco per un concerto di Natale, proprio a Los Angeles. Per un certo numero di canzoni è andato tutto bene, salvo il fatto che lui barcollava visibilmente (stanchezza? alcolici? droga?). Il fattaccio è arrivato a metà esibizione: in uno dei tanti avanti-indietro sulla passerella del palco che si inoltrava fra il pubblico, Josh si è voltato verso una fotografa che lo stava immortalando e le ha dato un calcio in testa così potente da farla cadere per terra. Tutti, attorno a lei, sono rimasti sbalorditi, si sono allarmati, l’hanno soccorsa. Tutti escluso lui. Che ha continuato a cantare come se nulla fosse e che neanche si è sognato di interrompere il concerto per provare ad aiutarla o per chiederle scusa.
ORA. LA PRIMA COSA che viene in mente è l’osservazione più banale, e cioè che se l’autore di un gesto del genere con tutto il suo messaggio portatore di violenza, è in grado di raggiungere migliaia di giovani e giovanissimi, fa molti più danni di quanto ne potrebbe fare se il protagonista fosse un perfetto sconosciuto. Ma in questo caso c’è qualcosa di più e di più inquietante. C’è che Josh ha dato quel calcio così, senza nessun motivo (ammesso che possa esistere un motivo per farlo) e senza realizzare minimamente il disvalore di ciò che stava facendo. Lo si vede nei filmati che uno spettatore ha diffuso in rete: prende lo slancio e colpisce la povera Chelsea che aveva la testa all’altezza dei suoi piedi, essendo fra il pubblico, giù dalla passerella. Zero consapevolezza di aver fatto danni, dicevamo. Salvo poi, in gran ritardo, scrivere un post sui social dei Queens Of The Stone Age: «Non ho giustificazioni per quello che ho fatto, ho commesso tanti errori nella mia vita, la scorsa notte è stato uno di quelli. Voglio essere una brava persona ma quella sera non ci sono riuscito».
CERTO È CHE non doveva essere molto presente a se stesso, Josh. Anche perché dopo il calcio si è tagliato intenzionalmente con un coltello davanti al pubblico sbigottito e, per finire, ha insultato tutti, compresi i Muse di Matthew Bellamy, invitati sul suo stesso palco per la serata. Se davvero vuole essere una brava persona, come ha annunciato, sarà meglio che da ora in poi Josh lavori sulla sua capacità di interagire con gli altri. Anche perché le azioni insensate al suo concerto di Natale hanno già avuto una prima conseguenza, per lui grave: la Bbc ha deciso nei giorni scorsi di sospendere il programma per bambini che gli aveva affidato. Gli autori hanno valutato che – almeno «finché la questione non sarà risolta» – per la loro Bedtime Stories, cioè la lettura di favole della buonanotte ai piccoli, non possano permettersi di mandare in onda un personaggio così violento. Quel calcio Josh l’ha dato anche a se stesso.
FUORI DI TESTA
Cantante e chitarrista statunitense, Josh Homme (44 anni) è la voce dei Queens of the Stone Age