Sogno di creare il museo delle Jeep
MEMORIA DI FAMIGLIA Mi hanno chiamato Bruno in onore di una mia zia morta in un incidente poco prima di partire per fare la missionaria in Africa. Hanno fatto lo stesso con una mia cugina scomparsa qualche anno fa a causa di un tumore.
FIGLIO D’ARTE Dopo il diploma da geometra ho cominciato a realizzare impianti meccanici. Mio padre fa l’idraulico da quando aveva 14 anni. Abbiamo un’impresa familiare.
TESORI D’INFANZIA Ho sempre collezionato qualunque cosa, sin da quando ero piccolo: numeri di Topolino, soldatini, modellini di carrarmati, monete, francobolli, Lego...
LA PRIMA JEEP Nel 1984, dopo il servizio militare, un amico mi ha proposto di acquistare un Suzuki per andare a fare fuoristrada. L’idea mi entusiasmava, ma il Suzuki non mi piaceva. Così mi sono preso un Renegade diesel usato (l’auto preferita dai paninari).
ANIMO DA COLLEZIONISTA Nel ‘93 in società con un amico ho comprato il mio secondo fuoristrada, una Jeep a benzina. Un giorno durante una gara abbiamo fuso. Mentre cercavamo un nuovo motore abbiamo acquistato due auto. E così si è riacceso in me quell’amore per il collezionismo che avevo fin da bambino. COME PAPERON DE’ PAPERONI Sono partito dalla mia “Numero Uno”, facendo molti sacrifici. Oggi ho una cinquantina di Jeep e una decina di scassoni (io li definisco «donatori di organi»), custoditi in un capannone.
IL MIO SOGNO Vorrei creare un museo con i modelli di Jeep costruiti tra gli anni 40 e 90. Con l’aiuto del Jeepers Club Milano sto restaurando vecchi progetti che avevo trovato in passato.
EX INTERISTA Un tempo ero un tifoso sfegatato, i miei weekend si dividevano fra fuoristrada e stadio. Nel ‘98 ho conosciuto la mia ex moglie e ho deciso di rinunciare al calcio.
IL JEEPERS MEETING Ispirandomi al Jeep Jamboree Usa, 15 anni fa ho dato vita al Jeepers Meeting, un raduno di Jeep che si tiene ogni anno fra giugno e luglio a Maggiora (Novara). Ho conosciuto la mia compagna, Federica, al raduno del 2014: ci siamo scambiati qualche parola, poi Facebook e Messenger hanno fatto il resto.
STILE DI VITA Non guardo la tv da cinque anni e non mangio a casa da oltre tre: nel mio frigo ci sono due bottiglie d’acqua e una Coca Cola scaduta. Sono celiaco e astemio, non fumo e non bevo caffè.