BAMBOLE DI PIETRA. LA LEGGENDA DELLE DOLOMITI
Anticipato da Lorenzo Cremonesi (Inviato)
di Paolo Martini
Cosa avrebbe detto e come avrebbe agito Dèodat Gratet de Dolomieu di fronte alla selva di impianti sciistici, le code di auto a Passo Sella, la Marmolada quasi senza ghiacciaio, o la sofisticazione estrema degli hotel fatti più per tenere i turisti nelle loro strutture, che non andare in montagna? Probabilmente lo scienziato di fine Settecento a cui le Dolomiti devono il loro fortunato nome, «svetterebbe accanto ai militanti di Mountain Wilderness» e sarebbe alla testa dei più accaniti movimenti ecologisti. Vanno lette tutte di un fiato le 120 righe del libro di Paolo Martini, Bambole di Pietra. La leggenda delle Dolomiti, in uscita il 18 gennaio.