Manuale di conversazione
È vero che Italo Calvino ricorda Gianni Rivera? Molti scambiano questa rubrica per un Bar Sport
SCRIVE FURIO ZARA (autore con Nicola Calzaretta di Tutto
il calcio soprannome per soprannome, libro che segnalai ancora in dattiloscritto. Ovviamente Zara (che saluto caramente) interviene sul significato di Cotenna, il soprannome del calciatore Agroppi. «Cotenna si riferisce alla sua durezza (per estensione: temperamento)». E continua: «Azzeccato il paragone Agroppi-Berti dell’ingegner Danilo Bassi, anche se Nicolino - come direbbe oggi un qualsiasi talent - “andava di più nello spazio”. Mi vengono in mente altri due eponimi anni 80 di Agroppi: Mario Faccenda, ex Genoa, e Angelo Colombo, la Littorina della Brianza che si fece un mazzo così nel Milan stellare di Sacchi». Che Bar Sport che è questo! Ma ora chiudiamo i battenti.
DAVIDE GUERRA parlando della Trilogia degli Antenati di Calvino aveva citato lo storico Fukuyama. Ora scrive: «No, non c’entra niente il pensiero storico di Fukuyama con il giudizio sulla trilogia. Non si arrabbi ora se paragono La
cognizione del dolore di Gadda con il film L’uomo di marmo. Negli anni 70 la cultura egemonica di sinistra italiana considerava D’Annunzio un minore e chi ascoltava gli Abba un deficiente. Capisco di essere un po’ jazz ma che vuole, sono onorato di parlare con lei. Scusi, prima che si crei un malinteso. Non paragono lei alla cultura di sinistra, anzi lei fa sempre delle belle interessanti analogie con lo sport, il cinema e la musica». Guardi che io sono la cultura di sinistra e gli Abba mi piacevano (faccia essere anche me un po’ jazz).
SILVANO CALZINI riapre il Bar Sport: «Al quiz sulla relazione tra la teoria della fine della storia di Fukuyama e la sua passione per Calvino onestamente non so rispondere. Però Calvino avrebbe fatto meglio a restare sull’albero con il barone rampante. Sceso, ha cominciato a scrivere e a parlare in modo più che lodevole, ma chi ama la letteratura sa che la narrativa è un’altra cosa. Faccio una delle mie ardite metafore calcistiche, mi ricorda molto quando Rivera smise di giocare e fece il dirigente. Niente da dire, ma chi ama il calcio sa che, quando giocava, Rivera era tutta un’altra cosa. (a d’o)