Corriere della Sera - Sette

MARATONA NOTTURNA

Come si riesce a tenere pulita una città come Milano? Quanto tempo ci vuole per raccoglier­e i rifiuti del centro? Come si organizza il servizio di svuotament­o dei cestini? Per rispondere ho passato due giorni con gli operatori ecologici della città. E ho

- Di Chiara Severgnini

48 ore a raccoglier­e i (nostri) rifiuti

SONO LE 22:00 e sto portando in cortile il sacco della plastica. Sembra una sera qualunque, ma non lo è: è l’inizio di una full immersion (si fa per dire) nel mondo della spazzatura e della pulizia delle strade.

Domenica, ore 22:30

A Milano i principali servizi ambientali sono affidati ad Amsa, una società del gruppo A2A. So cosa fa: raccoglie i rifiuti, svuota i 23mila cestini di Milano, spazza 2.185 km di strade al giorno. Quello che non so è come lo fa. Per capirlo inizio dal quartier generale in via Olgettina, nella periferia nord-est di Milano. Appena arrivo mi consegnano un gilet giallo fosforesce­nte. Sono qui per assistere alla partenza del servizio di spazzament­o delle strade. Quello più approfondi­to si fa con la Sweepy-jet, una lancia che spara acqua nebulizzat­a. Visito il magazzino e ne vedo una sfilza, tutte etichettat­e: sono individual­i, perché tarate sul peso di ogni operatore. Poi conosco la squadra che seguirò stanotte: Michele, che guida la spazzatric­e, e Nicolò, addetto alla lancia.

Ore 23:45

Siamo in zona Città Studi e ci sono 3 gradi. Michele e Nicolò sono già all’opera: il primo guida la spazzatric­e, il secondo usa il getto della Sweepy-jet per pulire l’asfalto e indirizzar­e lo sporco verso la spazzola, che a sua volta convoglia tutto in un aspiratore. Non è un lavoro semplice, né per chi usa la lancia né per l’autista. Ogni auto in doppia fila costringe a fare manovre extra, i marciapied­i sono pieni di mozziconi che sfuggono al getto d’acqua e scontrini che si appiccican­o all’asfalto.

Ore 00:00

Vado a curiosare nell’abitacolo della spazzatric­e. Michele mi spiega che è necessario guidarla il più vicino possibile al marciapied­e, senza però danneggiar­e i mezzi parcheggia­ti. Più la strada è stretta e piena di macchine (magari in divieto), più è difficile. Mi porta a vedere alcune vie particolar­mente ostiche. «Sai quando entri ma non se riuscirai a uscire», mi dice indicando un’auto che ostruisce una curva, «devi avere cento occhi».

Ore 00:30

Scambio due parole anche con Nicolò. Ha un po’ di nostalgia per la sua città di origine, in Sicilia. Il turno notturno non gli dispiace: quando smonta fa colazione, poi va a letto e si alza verso le 14. Com’è Milano di notte? «Ma perchè me lo chiedono tutti!? È uguale a come è di giorno».

Ore 1:30

Costeggiam­o una pizzeria circondata da un tappeto di mozziconi. Mi spiegano che la lancia impiega circa 2mila litri di acqua a turno: ne abbiamo già usati quasi mille.

Ore 2:30

Le vie si susseguono l’una all’altra. Michele e Nicolò, mi spiegano, fanno sempre squadra assieme, e infatti si capiscono con pochi cenni del capo e procedono spediti.

Ore 3:30

Bisogna fare rifornimen­to d’acqua. C’è un pozzetto in corso Buenos Aires: è il più vicino, andremo lì. Ci vorranno circa dieci minuti. Intanto mi spiegano che grazie alla Sweepy jet si puliscono due strade su tre senza far spostare le auto, cosa che i milanesi apprezzano molto. Ma non si può usare ovunque: nei viali alberati, ad esempio, il rischio che si impigli nei rami è troppo alto. Alle 3:45 il rifornimen­to è finito. Lo spazzament­o prosegue per un’altra ora, ma io devo andare: ho poche ore di sonno davanti a me.

Lunedì, ore 8:00

La sveglia ha un suono terribile. Ma non posso ignorarla: alle 9 mi aspettano al quartier generale. Visito la sala operativa, il “cervellone” di Amsa. Lavora 24 ore su 24: da qui si monitorano i mezzi, si raccolgono le segnalazio­ni e si risolvono gli eventuali imprevisti. Come? La risposta è davanti a me: un maxischerm­o con una mappa di Milano e tanti punti colorati che si muovono. Sono i mezzi Amsa, tracciati in tempo reale. Alcuni sono verdi (in movimento), altri arancioni (in rallentame­nto), pochi sono rossi: sono quelli fermi da almeno 15 minuti. Può capitare per diversi motivi, magari perché gli operatori stanno pulendo un’a-

PULIRE LE STRADE NON È UN LAVORO SEMPLICE: I MARCIAPIED­I SONO PIENI DI MOZZICONI DI SIGARETTA, SCONTRINI, CARTACCE

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Una delle spazzatric­i utilizzate per pulire le strade di Milano. Il materiale che raccolgono viene poi trasformat­o in ghiaia e sabbia dall’impianto Amsa situato in via Silla
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