SE FOSSI L’IMPERATORE DEL MONDO
( Scudetto al Napoli e r i poso i nf r asetti manale per t ut t i )
Fabio Troiano: «Legge del taglione per bulli e stalker»
SONO UN SOVRANO VANITOSO: la prima cosa che faccio, quando mi danno la corona imperiale, è... guardarmi allo specchio. E santo cielo se mi sta bene! Sono nato per indossarla. Ma ora iniziano i guai. Comandare è difficile, cosa credete? Noi italiani non siamo abituati a pensarlo perché trattiamo il potere come una roba da privilegiati, che però se l’avessimo noi chissà che grandi cose faremmo. I rifiuti sparirebbero, le pensioni raddoppierebbero, l’Italia vincerebbe i mondiali... o perlomeno si qualificherebbe a giocarli. Eccetera. Beh, ora che ce l’ho, la corona, sono bello agitato. Rifletto, rifletto, rifletto. Da solo, perché il potere è mio. E davanti allo specchio partorisco la prima ideona: far vincere uno scudetto al Napoli. Non dovrà saperlo nessuno: tranne il proprietario della squadra, De Laurentiis, che mi sarebbe riconoscente. Ma servirebbe a ridare fiducia alla mia città d’origine. Poi troverei il modo di rendere più efficace l’applicazione delle leggi: di recente ho rischiato di subire una truffa, e quasi ci sono cascato. E se fossi stato un po’ più ingenuo, o malato, o privo di persone con cui consigliarmi? Il mio impero deve far sentire i suoi cittadini protetti e sicuri. Nella Costituzione c’è poi il diritto di andare al mare per tutti. E il mercoledì domenicale, cioè un bel riposo infrasettimanale. Bullismo e stalking li curiamo con la legge del taglione: sei un bullo? E ora vieni bullato. Sei uno stalker? Prova un po’ a dover cambiare numero di telefono, uscire solo accompagnato, avere paura sempre. Tutte le risorse dell’impero sono devolute alla ricerca contro le malattie: i miei sudditi moriranno vecchi, come spegnendosi, perché nessuno si deve più ammalare. Il motto imperiale è: «Quando c’è la salute c’è tutto». Datemi torto, se ce la fate.