MISSIVE E MESSAGGI
Elezioni: perché mi asterrò
Egregio direttore, leggo su 7 del 25 gennaio l’articolo L’astensione non è un mezzo di protesta. È una forma di irresponsabilità. Dopo aver votato per 48 anni, quest’anno andrò al mio seggio elettorale e nell’urna metterò una scheda vuota. Ma non mi sento un irresponsabile. La motivazione è semplice: non vi è un candidato a queste elezioni degno della mia fiducia. Infatti nessuno di questi si è dimostrato capace di gestire in modo corretto i soldi delle tasse dei cittadini italiani. Mi dica lei il candidato che sceglierà alle prossime elezioni... ci farò un pensierino.
Maurizio Quirico fam.quirico@aliceposta.it
Astenendosi, lei delega la scelta ad altri; poi non si lamenti, caro Quirico. Certo, per andare a votare il 4 marzo occorrerà coraggio (e stomaco forte): tra cambi di casacche, riforme mancate, ruberie, furbizie, bugie e promesse grottesche in campagna elettorale viene un discreto desiderio di vomitare. È vero, tuttavia, che alcuni parlamentari uscenti ci hanno sinceramente provato, e non è giusto metterli nel mazzo. Il problema della nuova (?) legge elettorale è anche questo: se i candidati nel collegio uninominale fossero scadenti (e/o paracadutati), non avremmo possibilità di scelta: l’ordine nelle liste proporzionali, infatti, non lo decidiamo noi. Situazione irritante. Ma reagire con l’astensione, mi creda, non serve a niente. Uno sfogo: e poi?
Davvero i tedeschi non vogliono più la Merkel?
(bsev) Gentile Danilo Taino, ho letto il suo articolo La festa tedesca è finita su 7 del Corriere (11 gennaio). Scrive: «La maggioranza dei tedeschi non vorrebbe un esecutivo guidato da lei (Angela Merkel)». Ho cercato di capire su quale sondaggio si basa questa sua affermazione. Purtroppo non ho trovato nulla al riguardo. L’ultimo ZDF Politbarometer dell’ 8 dicembre 2017 non dà sostegno alla sua affermazione. La prego gentilmente di aiutarmi.
Ralf Ruffmann ralf.ruffmann@gmail.com Danilo è in viaggio dall’altra parte del mondo. Appena torna, le risponde.
Gomorra? Ma muoiono tutti!
Sono un assiduo, vecchio lettore napoletano del Corriere e di 7. Ho letto la sua risposta alla sig.ra O. Ferrari Pavesi a proposito di Gomorra ( 7 del 4 gennaio), e non se la prenda se dico che concordo solo parzialmente con il suo commento. Infatti tutti i camorristi di Gomorra fanno una vita di m... e poi muoiono. Muoiono donna Imma e don Pietro. Muoiono Zecchinetta, o’ Nano, o’ Spagnolo, Danielino, Malammore, il Principe, o’ Tracc, Lelluccio, Cape e’ bomba, o’Cardillo, eccetera… Ma quale effetto imitativo?
Umberto Morelli umberto.morelli@gmail.com
L’Ufficio Delizioso
L’Ufficio delle Poesie Smarrite è un momento delizioso. Leggo, strappo la pagina e la tengo sul mio tavolo per rileggere la poesia scelta ogni settimana. La poesia è bella come genere, ma ce lo dimentichiamo. Grazie anche per questo lavoro di ricerca tra poeti a me sinceramente sconosciuti. E per questa idea di uno spazio così originale. Forse sono l’unica che lo legge, ma vale la pena lo stesso. Daria Peterlongo dapeterlongo@orange.fr