Reggiani: «Che notti davanti al Quirinale»
SE NON AVESSE FATTO L’ATTRICE avrebbe fatto “la pilota”. Francesca Reggiani fin da piccola, più che le bambole, ha sempre amato le automobili. Alcune, se non proprio compagne di vita, sono diventate complici insostituibili. «La macchina per me è sempre stata anche una casa» il che, a volte, la fa riflettere su come siano cambiati i tempi. «Nei primi Anni 80 trascorrevo notti brave con il mio fidanzato di allora, in piazza del Quirinale, davanti alla fontana, chiusi nella mia auto». Adesso, in effetti, arriverebbero gli artificieri a disinnescare quei bollori dietro a finestrini appannati, e vicini alla residenza del Capo dello Stato. Della guida ha sempre avuto una visione esistenziale: «Il mondo si divide in due: chi la prima volta stacca di botto la frizione, fa un balzo e fa spegnere il motore e chi, invece, riesce subito a fare una buona partenza. Io appartengo a questa seconda specie, le mie sorelle e le mie cugine alla prima». Da quando ha cominciato a guadagnare a sufficienza si è comprata belle auto, con un limite mai valicato: le dimensioni. I Suv li ha usati solo per fare una battuta in un suo spettacolo. «Non capisco tutti questi macchinoni in giro. Forse solo perché chi li guida ama guardare gli altri dall’alto in basso. Oltretutto sono molto spesso da soli, neanche a dire che hanno una famiglia numerosa da portare in giro». Lei, con l’auto, ci ha girato parecchio. «Nel mio lavoro è stata indispensabile. Sia durante i 10 anni di produzione e spettacoli del teatro Ambra Jovinelli, sia durante le mie tournée. In tutte quelle che noi chiamiamo le “date secche”, cioè quelle non troppo lontane da casa, l’auto mi ha sempre permesso di rimettere i miei panni di mamma». C’è un viaggio che sogna ancor di fare, al volante: il Roma-Parigi.
Attrice, comica e imitatrice, Francesca Reggiani, diplomata alla scuola di Gigi Proietti, ha esordito in tv con la Tv delle ragazze, nel 1988. Attualmente è in tournée, con Monica Guerritore, nella commedia Mariti e mogli