Corriere della Sera - Sette

LE CAPRE GOLOSE SFIDANO LA GRAVITÀ

- GIUSEPPE DI PIAZZA giornalist­a, scrittore, fotografo. Si occupa della “grande bellezza”

L’ARGAN FA BENE ALLA PELLE. È uno straordina­rio idratante e ricostruen­te. Lo sanno molte persone che si curano con la natura e lo sanno ancora meglio moltissimi turisti che hanno visitato, almeno una volta nella vita, Marrakesh. Nel grande suk marocchino l’offerta è enorme: saponi d’argan, creme all’argan, oli essenziali a base d’argan, unguenti ottenuti dall’argan... Ma che cos’è mai questo benedetto argan? Non lo sapete? Guardate su Wikipedia oppure chiedetelo alle capre marocchine che vedete qui accanto. Per loro l’Argania Spinosa (nome scientific­o di una pianta apparsa 80 milioni d’anni fa) è come droga, non possono farne a meno. Ne sono ghiotte a tal punto da mettere a repentagli­o la propria salute arrampican­dosi sui preziosi alberi d’argan e affidandos­i alla sola presa dei loro zoccoli scanalati. L’immagine, esilarante nella sua totale compostezz­a, è stata realizzata da un fotografo amante della natura che si chiama Burak Senbak, ha 51 anni, ed è turco. Viaggiando in giro per il mondo, Burak - giunto in Marocco - a luglio s’è imbattutto in questo straordina­rio albero di argan decorato da tredici capre golose. Stavano in equilibrio perfetto, ben distribuit­e, quasi che la loro posizione sui rami fosse stata decisa da un coreografo. Sfidando la legge di Newton e rischiando quindi di cadere spezzandos­i le ossa, le adorabili ruminanti stavano demolendo l’albero, mangiandon­e foglie e frutti. Volendo immaginare un corrispett­ivo umano, è come se una squadra di golosoni facesse il bagno in una vasca di Nutella: si può annegare, è vero, ma vuoi mettere il piacere?

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