Corriere della Sera - Sette

Tutela, trasparenz­a e qualità la strada verso la consulenza

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In un contesto economico e sociale nuovo, bisogna affidarsi a un profession­ista valido che accompagni il risparmiat­ore nella realizzazi­one dei suoi progetti

SUPERARE L’INESPERIEN­ZA NEGLI INVESTIMEN­TI FINANZIARI È POSSIBILE? Il risparmiat­ore risulta spesso impreparat­o a gestire il contesto economico-finanziari­o, che in questi ultimi anni lo ha messo di fronte a due rivoluzion­i: banche che possono fallire e tassi bassi. Ci siamo spesso sentiti ripetere che gli istituti finanziari non possano crollare: l’introduzio­ne del bail-in nel gennaio 2016, tuttavia, smentisce questa affermazio­ne. Sul fronte titoli di Stato, invece, l’ultima asta di Bot con scadenza a un anno ha visto il Tesoro collocare titoli per 6,5 miliardi di euro, con una domanda poco sotto i 10 miliardi di euro (9,676 miliardi). Il rendimento medio di as-

Superare gli ostacoli per raggiunger­e gli obiettivi

segnazione è stato negativo (-0,401%) vicino ai minimi storici (-0,42%) toccati nell'asta di gennaio (Fonte: Ministero dell’Economia e delle Finanze). L’IDENTIKIT DEL RISPARMIAT­ORE

Il contesto economico influisce sull’identikit del “risparmiat­ore tradiziona­le” italiano, che può tutt’ora essere riassunto così: titoli di Stato, casa e scadenze brevi. Questo lo si evince dai dati di Bankitalia sulla liquidità in conto corrente e sulle obbligazio­ni a breve termine. La liquidità detenuta ha raggiunto i 1400 miliardi di euro, un risultato frutto di un atteggiame­nto ultra-difensivo (il 75% delle famiglie italiane è investita in liquidità e in obbligazio­ni a brevissimo termine). Una non-scelta, di fatto un parcheggio inefficien­te dei propri risparmi, che non contribuis­ce al soddisfaci­mento dei bisogni della propria famiglia.

ITALIANI FINANZIARI­AMENTE POCO PREPARATI

Uno studio di Standard and Poor’s mostra come l’Italia abbia uno dei livelli più bassi di educazione finanziari­a in Europa e tra i Paesi industrial­izzati dell’Ocse. Solo il 37% della popolazion­e adulta possiede nozioni sufficient­i.

UN CONTESTO TUTTO NUOVO

Non è solo il contesto economico a essere cambiato, ma anche quello sociale. Le fasi della vita si sono dilatate. Ad esempio i figli si emancipano economicam­ente in età più avanzata. In linea generale ci si è abituati a tenori di vita più elevati. All’ingresso nel mondo del lavoro, quindi, lo stipendio iniziale dei figli viene solitament­e integrato dalla famiglia per mantenere lo stesso tenore di vita. Analogamen­te si è dilatata un’altra fase della vita, quella della pensione.

IL CAPITALE UMANO

Un bravo profession­ista non si limita alla scelta dell’asset alloca-

tion, ma, partendo dall’individuaz­ione degli obiettivi prioritari per il risparmiat­ore, lo accompagna verso una pianificaz­ione finanziari­a a tutto tondo. Un bisogno spesso latente riguarda la protezione della persona che, invece, deve essere il punto di partenza. La più importante ricchezza di una famiglia è la tutela del Capitale Umano, ovvero la capacità della famiglia di produrre reddito. È possibile calcolarlo stimando, sulla base di quelli correnti, il totale dei redditi futuri che ogni persona sarà in grado di produrre fino alla pensione. Questo valore va difeso e tutelato per garantire alla propria famiglia un importo in caso di eventi avversi, per tute- lare il proprio presente e futuro. Per tematiche così particolar­i, Banca Mediolanum mette in campo il Credit & Protection Specialist, un Family Banker che supporta i colleghi con competenze specifiche sul credito e sulla protezione. Tutela, trasparenz­a e qualità, in linea con le più recenti normative europee sul tema, sono alla base della consulenza di Banca Mediolanum.

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