Corriere della Sera - Sette

MISSIVE E MESSAGGI

- accuratame­nte selezionat­i da Paolo Masia

Insegnanti, non basta una laurea

Interessan­te, giusto, auspicabil­e quello che scrivete riguardo ai cambiament­i da fare nella scuola ( Le idee di 7 – Sette modeste proposte, 22 marzo). Però la prima cosa sarebbe quella di preparare bene gli insegnanti prima di metterli in cattedra. Corsi di didattica riguardant­i le loro discipline. Poi tirocinio, per tutti. Non basta una laurea per diventare un bravo insegnante. L’Italia è uno dei pochissimi Paesi al mondo dove si può insegnare senza una preparazio­ne specifica.

Annalia Stock annalia.stock@gmail.com

Scuola, Bertrand Russell era per il part-time

Premettend­o che trovo veramente ottimo il nuovo 7, avrei due osservazio­ni su Le idee di 7 – Sette modeste proposte (22 marzo). La proposta del tempo pieno a scuola affronta un problema vero ma dà, secondo me, la risposta sbagliata. Un secolo fa, Bertrand Russell proponeva di istituire il part-time per tutti; certamente il fatto che i genitori lavori- no troppo non si risolve facendo lavorare troppo anche i figli. Seconda, più leggera, osservazio­ne: la frase «Di chi abbiamo fiducia?» è scorretta, avreste dovuto titolare: In chi abbiamo fiducia?

Alberto Cassone cassonealb­erto@gmail.com

Quante donne lavoravano fuori casa quando Bertrand Russell (18721970) scrisse quelle cose, caro Alberto?

Lago di Como: lì mi sento parte del tutto

Cara Micol Sarfatti, ho letto il suo articolo sull’amatissimo lago di Como e l’ho apprezzato davvero tanto ( Il lago di Como? Esisteva anche prima di George Clooney, 29 marzo). Anch’io ho casa lì pur abitando prima a Milano e poi a Firenze, ormai da tanti anni. Le sensazioni, l’affetto e la bellezza che traspaiono dal suo articolo sono identiche alle mie! La casa dei miei nonni ha davvero le radici; solo lì mi sento parte del tutto. Compliment­i ancora e un abbraccio tra “laghee”.

Paola Emilia Corbetta paolaemili­acorbetta@gmail.com

E noi dell’Alto Lago?

Buongiorno 7. Leggo l’articolo sul Lario che, come le guide di 100 anni fa, viene considerat­o fino al centro. Oltre, il nulla! Ne aspetto un secondo per l’Alto Lago... Sandra Riella (Gravedona)

cicciopall­a24@hotmail.it

Cara Sandra, ho scritto un articolo, non una guida! Quindi, spazi limitati. Le bellissime foto erano perlopiù inerenti alla parte centrale del Lario, la scrittura è andata di conseguenz­a. Ci sarà sicurament­e occasione di parlare anche del resto del nostro lago...

( Micol Sarfatti)

Medici di base, per una visita non bastano dieci minuti

Sono una lettrice di 7 da molti anni, e vorrei esprimere il mio parere sull’articolo di Luigi Ripamonti Vogliamo un medico di base reperibile, rassicuran­te e digitale (29 marzo). Ritengo che la visione proposta sia alquanto parziale. Nella mia esperienza di paziente posso dire che il tempo dedicato a una visita è sì limitato a circa 10 minuti per motivi burocratic­i e per l’elevato numero di pazienti, ma sono anche limitate le ore di ambulatori­o. Trovo che 3-4 ore al giorno per 5 giorni la settimana siano poche per soddisfare le esigenze di circa 1.800 pazienti, soprattutt­o se le rimanenti ore non sono dedicate alle visite a domicilio, se non a pagamento (circa 100 euro). Per ovviare a tali problemi, il medico istituisce le visite su appuntamen­to, ma la malattia non prende appuntamen­to. Penso, inoltre, che il medico di base, dato il lauto stipendio che percepisce, possa permetters­i una persona addetta alla segreteria e un infermiere, tanto più che le ore in cui è presente in ambulatori­o sono ridotte rispetto a qualsiasi lavoratore.

Ambra Fabris ambra.fabris@gmail.com

Medici: ci siamo anche noi donne

Ho molto apprezzato le idee-proposte sui medici di base. Proposte condivisib­ili, dall’abolizione del numero chiuso alla segretaria. Noi medici abbiamo la pecca di dedicarci troppo poco ai nostri diritti e tanto ai nostri doveri: se si continua così l’intera salute del Paese ne potrebbe risentire. Ma il colpo d’occhio sull’articolo è un po’ disarmante... nelle foto, nei disegni e nelle interviste i medici sono uomini per definizion­e! Sapete che la maggioranz­a dei medici sono donne? Vi prego, riparate con immagini, storie e interviste. Questa Italia anche nella comunicazi­one non sembra un Paese per donne... Elena Corradini, medico ginecologa

elenacorra­dini@gmail.com

Chi era quel pilota che piaceva a Enzo Ferrari?

Carissimo Gian Paolo Ormezzano, ho letto il suo articolo Il mio Ferrari dietro le quinte apparso su 7 del 29 marzo. E spero possa esaudire una mia curiosità su quel pilota morto tragicamen­te e tanto apprezzato dal “Drake” Enzo Ferrari perché, come lui le raccontò, possedeva il carisma verso l’altra metà del cielo. Era forse l”hidalgo” playboy Alfonso De Portago che, nel corso della Mille Miglia 1957, durante il check point a Roma aveva salutato e baciato la sua ultima fiamma Linda Christian (ma sì, la mamma di Romina Power), nei pressi di Guidizzolo lungo la strada Mantova/Brescia, al volante della sua Ferrari 335 S, e perse la vita in seguito a una tremenda carambola causata forse dallo scoppio di una gomma? O si trattava di un altro tombeur de femmes quale era il bell’Eugenio Castellott­i da Lodi, deceduto dopo un’uscita di pista a oltre 200 km/h durante le prove all’autodromo di Modena? Dopo che aveva deciso, alla fine di tante fugaci avventure, di impalmare finalmente la bella e brava soubrette Delia Scala. Quale dei due? O forse qualcun altro?

Cristiano Cereghini crisceregh­ini@gmail.com

Voglio abbonarmi!

Caro Severgnini, sono un fedele lettore del Corriere e ho molto apprezzato la trasformaz­ione di 7. Vorrei fare l’abbonament­o per mio figlio, che vive in Francia. Come posso fare? Quanto costa? Grazie e cordiali saluti.

Luigi Solari L_Solari@libero.it

Grazie Luigi. Non è possibile abbonarsi solo a 7: noi siamo parte del Corriere della Sera! Esiste un’edizione di carta e un’edizione digitale: quale le interessa? (bsev)

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