Mr. Hyde era omosessuale? Le lezioni di Nabokov sono un giallo letterario
SE VOLETE IMPARARE
a leggere ecco il libro per voi. Le Lezioni di letteratura di Vladimir Nabokov, il maestro di «Lolita», sono state giustamente definite una «guida senza tempo all’arte del romanzo». Seguendo le istruzioni di Nabokov imparerete a riconoscere i particolari che danno i brividi ai lettori, «che fanno scoccare la scintilla sensoriale senza la quale un libro è morto». Esempi? La scena di Robinson Crusoe che indietreggia davanti a un’orma umana sulla spiaggia dell’isola che credeva deserta. L’immagine di «Emma Bovary che sorride sotto il parasole iridescente». Il dettaglio apparentemente incongruo di Anna Karenina che legge le insegne dei negozi mentre va a suicidarsi. Gli studenti della Cornell University chiamavano il corso di Nabokov «Letteratura sconcia». Non c’entrava lui, ma il suo predecessore alla cattedra, interessato più alla vita sessuale degli autori che alle loro opere. Il contrario di Nabokov, il quale predicava che tra vita (degli autori, ma anche in generale) e opera non si doveva fare confusione. Appartengono a mondi diversi: «La giovane Emma Bovary non è mai esistita, il libro Madame Bovar y esisterà in eterno».
Ci sono passaggi nelle lezioni del più grande scrittore americano della seconda parte del Novecento (anche se era nato in Russia, forse proprio perché era nato in Russia), che in una frase restituiscono il modo d’essere di uno scrittore, o anche di due. Come quando dice che le metafore di Gogol’ sono incubi, quelle di Proust sono sogni.
Contro il parere di illustri letterati a cui aveva chiesto consiglio, Nabokov inserì nel suo corso Lo strano caso del dottor Jekyll e Mr. Hyde Ulisse del tempo perduto. Alla ricerca
Spiegò agli studenti che non era un giallo (anzi «come poliziesco è zoppicante»). Era un «racconto di paura», come lo