Le Olimpiadi subito a Roma!
(e dalle nostre tasche spariscono i contanti)
IO NON HO L’ANIMO DA LEADER:
Cristina Parodi (Alessandria, 1964) è stata tra i fondatori del Tg5. È stata il volto di Verissimo, La vita in diretta, Domenica In. Ora conduce La prima volta, la domenica pomeriggio su Rai1
mi infilano la corona, e io sono terrorizzata. Ma proviamo, mi butto. Primo: il mestiere più pagato di tutti è quello del professore di scuola. I genitori sono del tutto esclusi dal loro rapporto con gli allievi: non vedono nemmeno i voti. La gente ha come sogno quello di fare il professore.
A scuola si studiano anche materie contemporanee: la storia delle migrazioni, la sostenibilità ambientale.
Allena la mente, la rende elastica. Il cellulare a scuola non prende. Prende, anche fuori, un paio d’ore al giorno. Poi non si è reperibili. Ogni casa è un bed & breakfast, perché l’accoglienza è un dovere. A chi bussa (e noi italiani abbiamo bussato molto, in passato) bisogna aprire.
Le Olimpiadi si fanno subito a Roma, che è la città più bella del mondo e deve stare sotto i riflettori. Roma ha bisogno anche di un traino per l’economia, e le Olimpiadi lo sono eccome. Nel mio impero, tanto, non c’è la corruzione. Non esiste anche perché il contante è sparito dalle nostre tasche, vietato: tutte le transazioni economiche sono elettroniche, dunque anche tracciabili. Per chi paga le tasse c’è un premio.
Multe per chi parla al telefono in treno, magari ad alta voce, magari dicendo tutti i fatti propri: ma non potete portarvi un libro? Anche perché nel mio regno i libri sono gratis.
E in strada si sente della bella musica. Multe anche per chi riprende un tramonto col telefonino, magari in spiaggia, anziché contemplarlo. Almeno, se proprio deve, riprenda bene anche la plastica e la monnezza che intasano il litorale. Io finanzio la ricerca scientifica a pioggia purché superi la plastica. E infine invito a cena Brad Pitt con spirito da crocerossina: è bello ma tanto sciamannato, vorrei conoscerlo. Sarà un po’ recuperabile?