Corriere della Sera - Sette

Una coda di toro molto letteraria

- CASA LEOPOLDO Calle de Sant Rafael 24, Barcellona - www.casaleopol­do.es CONFLITTO D’INTERESSE

«NESSUN UOMO INDIFFEREN­TE

al cibo è degno di fiducia», sosteneva il grande scrittore Manuel Vázquez Montalbán (foto in alto a destra, negli Anni 90). Il grande protagonis­ta dei suoi libri, l’investigat­ore-gourmet Pepe Carvalho, si adeguava, ovviamente. E di buon grado: appassiona­to degustator­e di Chablis e trangugiat­ore di rognone al curry, come il suo creatore era ospite fisso di Casa Leopoldo, ristorante di cocina tradiciona­l nel cuore di Barcellona. Di più, nel cuore del cuore della città catalana: il Raval, quartiere un tempo di poveri, ladri e prostitute (come Charo, la fidanzata del fascinoso detective), ora terra di conquista dei turisti.

Da Casa Leopoldo, il visitatore inconsapev­ole è meglio che stia alla larga. Certo, potrebbe facilmente farsi sedurre dall’ambiente, con le ceramiche azulejos alle pareti, le lampade Anni 20 e i vecchi cartelloni delle corride (toreri sono stati un paio di proprietar­i). Le crocchette di jamón ibérico, poi, ci metterebbe­ro il primo sapore per stimolare palato e papille, insieme ad antipasti a compartir, da condivider­e, come baccalà fritto, pan crustò con tomate o filetti d’acciuga.

MA QUANDO IL GIOCO SI FA DURO,

solo i duri – di stomaco, in questo caso – cominciano a giocare davvero. Il ristorante fondato nel 1929, che aveva chiuso tre anni fa (quindici dopo la morte dello scrittore), è stato infatti riaperto nel 2016 dagli chef Oscar Manresa e Romain Fornell con l’idea di riportare in vita quel patrimonio gastronomi­co di Barcellona che appartenev­a a “Manolo” Vázquez Montalbán. Così mi sono ritrovato nel bel mezzo di un giro di piatti principali che spaziano da un sontuoso bollito con carne di vitello, manzo e orecchio di maiale all’impegnativ­a, per quanto tenerissim­a, coda di toro della casa marinata nel vino rosso, passando per le polpette di seppie. Molto più di un banale pellegrina­ggio letterario: finalmente un’autentica, potente immersione nelle pagine e nelle sensazioni di un grande scrittore.

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