LE ARMI MAGICHE CHE CAMBIANO LA VITA
QUELLA CHE VEDETE È UNA SANTABARBARA.
L’uomo che maneggia – con sprezzo del pericolo – armi non convenzionali si chiama Jeferson Deodata da Silva, ed è brasiliano. Intorno a sé, di queste armi ce ne sono a milioni: rilegate e ordinate secondo rigorosi criteri scientifici, per tema e per autore in successione alfabetica. A prima vista si potrebbe pensare che quest’uomo sia folle come i kamikaze: per assecondare un sogno superiore trascura di valutare i rischi. Ma che danni possono fare queste armi? Cambiare la vita di tante persone, per esempio, magari degli stessi esseri umani che li temono come peste; dare loro il dono della conoscenza, allargare lo spazio delle loro fantasie; sognare altre vite; scoprire il senso delle cose intorno; innamorarsi per sempre della vita. Armi pericolose, lo capite da soli.
Eppure è qui – in questa santabarbara di idee, emozioni, passioni che la nostra civiltà ha inizio e fine: nella meravigliosa, spaventosa Biblioteca di Babele
che per Jorge Luis Borges è metafora di ogni cosa. «L’universo (che altri chiama la Biblioteca) si compone di un numero indefinito, e forse infinito, di gallerie esagonali», scrisse nel 1941, mentre il mondo si ficcava ancora una volta in un labirinto buio. Borges probabilmente conosceva già il luogo dove oggi il nostro Jeferson si arrampica, tra scaffali armati: èil Royal Portuguese Cabinet of Reading nato nel 1837 a Rio de Janeiro. Un luogo pieno di magia e di silenzio: tanto qui parlano solo le armi della conoscenza.