Caccia alla Terra gemella
LO ZOO DEI PIANETI
attorno ad altre stelle della nostra galassia Via Lattea è sempre più affollato. Ormai quelli confermati sono 3.872, ma ci sono altri 2.898 candidati in corso di verifica. I sistemi planetari in qualche modo simili al nostro, quindi con tanti pianeti, sono 2.889. E guardando i resoconti delle osservazioni vediamo di tutto: dal corpo piccolo e roccioso al grande e gassoso, dal pianeta che evapora a quelli addirittura con più di un sole sull’orizzonte. «Adesso siamo in un momento di cambiamento profondo nella scoperta di questi nuovi mondi tra i quali si cerca il gemello della Terra», spiega Roberto Ragazzoni, direttore dell’Osservatorio di Padova-Asiago dell’Istituto nazionale di astrofisica Inaf, ideatore e responsabile dell’innovativo telescopio del satellite Cheops dell’agenzia spaziale europea Esa, già arrivato nella base spaziale in Guyana francese per essere preparato al lancio nel prossimo autunno. Sul satellite che ruoterà intorno alla Terra a 700 chilometri di altezza ci saranno anche tremila disegni preparati da ragazzi tra i 14 e 18 anni dei vari Paesi europei, 266 dei quali sono italiani, nei quali hanno immaginato i remoti panorami cosmici. L’impresa, finanziata soprattutto dall’agenzia spaziale italiana Asi e dalla Svizzera, coinvolge anche gli osservatori di Torino, Palermo e Catania dove Isabella Pagano condivide la responsabilità scientifica. Pure la fabbricazione del telescopio è tutta italiana essendo nato nei laboratori di Leonardo a Firenze con la partecipazione di Medialario e ThalesAleniaSpace. Una missione particolarmente tricolore, dunque,
I pianeti extrasolari sono un fenomeno diffuso. Di sistemi simili al nostro ne sono già stati individuati 2.889. Il direttore dell’Osservatorio di Padova-Asiago, spiega perché l’Italia è al centro della corsa nello spazio