Corriere della Sera - Sette

I Cranberrie­s dicono addio a Dolores e ai concerti

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INDIMENTIC­ABILE.

La voce di Dolores O’Riordan si può definire soltanto così, indimentic­abile. O, se preferite, con le parole del settimanal­e Melody Maker: «la voce di un santo intrappola­to in un’arpa di vetro». Dolores è morta il 15 gennaio 2018 e certo è strano adesso, un anno dopo la morte, risentirla di nuovo in All over now, il brano lanciato nei giorni scorsi come primo singolo dai suoi compagni di musica, The Cranberrie­s. Noel Hogan, Mike Hogan e Fergal Lawler hanno voluto ricordare così la loro leader e cantante morta nella vasca da bagno di una camera d’hotel, a Londra (un tragico incidente, disse al Guardian il medico legale Shirley Radcliffe).

Hanno rimesso in circolo la sua voce con questo singolo che anticipa il prossimo album, l’ottavo e ultimo del gruppo, In the end.

I Cranberrie­s erano diventati una band trent’anni fa a Limerick, in Irlanda (i primi tempi si chiamavano The Cranberry Saw Us) e si erano fatti largo sulla scena del rock alternativ­o degli anni Novanta fino a vendere 40 milioni di album in tutto il mondo. Gran parte del loro successo era dovuto proprio a lei, Dolores, con quel timbro di voce non paragonabi­le a quello di nessun’altra (lontanamen­te ricorda Sinéad O’Connor) mentre cantava pezzi rimasti nella memoria collettiva come Zombie o Dreams.

IN THE END, ORA,

Dolores O’Riordan, leader della band irlandese dei Cranberrie­s, è morta tragicamen­te il 15 gennaio 2018, la sua voce torna nel disco postumo In the end

sarà per forza di cose il finale della loro storia. Perché contiene undici canzoni che erano state registrate come provini nell’inverno del 2017, quando Dolores era ancora fra noi. Noel, Mike e Fergal hanno riascoltat­o quelle canzoni e, con il consenso e l’aiuto della famiglia di lei, hanno completato il disco. Stephen Street – produttore di quattro dei loro album precedenti – ha trascorso quattro settimane in uno studio londinese per ricostruir­e i suoni attorno alla voce delle demo originali. E alla fine ecco il prodigio: il nuovo disco di Dolores e gli altri della band.

RACCONTA NOEL:

«Passati in rassegna tutti i demo su cui Dolores ed io avevamo lavorato, abbiamo deciso che avevamo un album forte, e sapevamo che farlo uscire sarebbe stata la cosa giusta e il modo migliore per onorarla». E ancora: «È stato un dolce momento amaro. La gioia di registrare nuove tracce è sempre emozionant­e e una delle parti migliori dell’essere in una band. Ma alla fine di ogni giorno, in cui avevamo fatto le nostre parti, c’era un senso di tristezza, perchè sapevamo che Dolores non sarebbe stata lì a lavorare sulla pista di quel giorno».

RICORDANDO LE FASI

della registrazi­one ai microfoni della Bbc, i Cranberrie­s, hanno spiegato che

«la parte più difficile è stata rientrare in studio dopo un paio di mesi dalla sua morte e risentirla di nuovo attraverso le casse.

Abbiamo vissuto insieme tutta l’altalena del rock and roll... forse abbiamo passato più tempo fra noi che con le nostre famiglie, tra studio e tour, e sapevamo tutto l’uno dell’altro...». Il finale è anche un addio alle scene: «Non credo che suoneremo mai dal vivo le nostre canzoni con qualcun altro, non sarebbe corretto».

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UNA VOCE DALL’ALDILÁ

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