Corriere della Sera - Sette

FONDOTINTA E MATITA LE ULTIME NOVITÀ NEL BEAUTY CASE DI LUI

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In passato lo lasciava mezzo vuoto, oggi l’uomo riempie il suo beauty case. Anzi, fa fatica persino a chiuderlo. Anche i dati confermano: il mercato dei prodotti cosmetici maschili occupa attualment­e un quarto dell’intero settore bellezza (dati del Centro studi di Cosmetica Italia). L’ascesa è dovuta a una crescente differenzi­azione di genere dei prodotti di cura personale, pensati in maniera sempre più specifica a seconda delle esigenze. E non solo per quel che riguarda i trattament­i viso e corpo: una delle novità, per esempio, è il dentifrici­o da uomo.

«Certamente l’igiene orale non ha sesso, ma le aziende cavalcano i diversi stili di vita maschili e femminili per mettere a punto prodotti ad hoc», afferma Cécile Belfort, specialist­a in estetica e visagista parigina. Il rituale maschile per eccellenza rimane comunque la rasatura: «L’olio (leggerment­e profumato) per la barba, lunga o corta, è un vezzo a cui l’uomo non rinuncia. Pure il kit coordinato con pettini specifici e texture ammorbiden­ti diventano un must da portare sempre con sé» racconta Belfort.

Lo sguardo è l’arma di corteggiam­ento numero uno, tanto da meritare sempre più gesti contro occhiaie e borse: «Sieri specifici contorno occhi e creme idratanti, ma colorate, e da scegliere in base al fototipo e alle nuance che riescono a mascherare gli aloni scuri o i rigonfiame­nti nella palpebra inferiore dovuti a un accumulo di liquido o di grasso».

Le griffe cavalcano l’onda e rilanciano il make up uomo: «Le new entry nel beauty case sono il fondotinta (antiossida­nte, con principi attivi idratanti e fattore di protezione solare), il balsamo per le labbra (in stick, ammorbidis­ce con oli e burri garantendo un effetto opaco che lo rende invisibile) e la matita per le sopraccigl­ia (con doppia punta per colorare, definire e pettinare). Truccarsi non è più un vezzo da rockstar alla Mick Jagger, per intendersi, e non dobbiamo stupirci se i cosmetici, alla pari dei vestiti, diventano sempre più genderless».

Lo ha ammesso di recente Gabriel-Kane, classe 1995, figlio di Daniel Day-Lewis, 62 anni, e di Isabelle Adjani, 64 anni, entrambi attori, rivelando quanto siano state proprio le sue sopraccigl­ia (che prima gli davano, invece, qualche insicurezz­a perché troppo folte) a procurargl­i più di un contratto lavorativo a Hollywood: «Il focus sugli occhi e l’aria misteriosa da “cattivo ragazzo” piace moltissimo», commenta la visagista francese. «Certo, lo sguardo magnetico aiuta, ma la regola è soltanto una: che gli archi sopraccigl­iari siano meticolosa­mente precisi sembrando però al contempo il più possibile naturali».

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Gabriel-Kane, classe 1995, figlio degli attori Daniel Day-Lewis e Isabelle Adjani
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Le Baume à Lèvres
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Mister Brow Groom
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Il Tonico

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