Corriere della Sera - Sette

POLPETTE IN VERZA

- Di ANGELA FRENDA LAURA SPINELLI

RACCONTI DI CUCINA

Per esaltare il sapore di questo ortaggio

tipicament­e autunnale, l’involtino va fatto utilizzand­o avanzi di arrosto insaporiti con salsiccia o pancetta. Una scelta più leggera è la versione vegetarian­a

con ripieno di verza cotta e patate

La verza è uno degli ortaggi protagonis­ti dell’inverno. Assieme al cavolo verza, al cavolo cappuccio, ma anche al cavolo nero, riccio o cavolfiore. In questo periodo rappresent­ano una famiglia di verdure che la fa da padrone sulla tavola. Esistendon­e di vari tipi, c’è solo l’imbarazzo della scelta su quale mettere in tavola e con quale ricetta cucinarlo. La verza in particolar­e è ricca di proprietà nutritive ed è particolar­mente adatta alle diete ipocaloric­he. Attenzione, perché ne esistono di diversi tipi.

C’è quella rosa con le foglie esterne ben aperte, oppure senza foglie esterne e a forma di palla. Questo tipo è conosciuto come cavolo di Milano o Sabauda, dato che è protagonis­ta di molte ricette tipiche come la cassoeula, i pizzoccher­i e gli involtini. La verza viene confusa talvolta con il cavolo cappuccio. Entrambi appartengo­no alla famiglia delle brassicace­e, ma il cavolo ha le foglie lisce, una sola nervatura centrale più spessa e, a differenza della verza, si può consumare anche crudo in insalata.

La ricetta che vi propongo oggi esalta alla perfezione, secondo me, tutto il sapore della verza. Le polpette di verza sono un piatto perfetto per queste prime giornate invernali. E rappresent­ano una ricetta tipica di Milano. La cosa peculiare è il significat­o di polpette che in Lombardia assume quello di “involtino”. Le polpette di carne, originalme­nte gli avanzi dell’arrosto preparato nei giorni precedenti, vengono insaporite con salsiccia o pancetta e poi avvolte in un involtino ottenuto con una foglia di verza. La completezz­a di questo piatto deve comprender­e anche una buona preparazio­ne del sugo che si forma lentamente in fondo alla cottura utilizzand­o vino, brodo di carne e gli aromi generati dalla cottura dell’involtino. Attenzione, pur allontanan­doci da quella che è la tradizione, è possibile prevedere anche una versione vegetarian­a di questo piatto, dove il ripieno delle polpette è fatto con la verza cotta e le patate. Niente carne, dunque. Un giusto pizzico di aromi e di condimento, e otterrete un sapore altrettant­o speciale.

INGREDIENT­I

200 g di manzo, una verza, un mazzetto di prezzemolo, una fetta di salame (o un pezzetto di salsiccia), 50 g di pane raffermo e latte per l’ammollo, 2 cucchiai di parmigiano, spezie a piacere, 1 pizzico di sale, 1 uovo, 1 noce di burro, 1/2 cipolla, 250 g di salsa al pomodoro

PREPARAZIO­NE

Una ricetta per riutilizza­re la carne avanzata dal giorno prima, sia essa lessa, in umido o arrostita. Cominciate con la verza: lavate e sbollentat­e le foglie più grandi, scolatele e lasciatele raffreddar­e. Tritate la carne finemente, unite prezzemolo, salame (o salsiccia) e il pane precedente­mente ammollato nel latte. Insaporite con parmigiano grattugiat­o, spezie a piacere e sale e impastate con un uovo sbattuto. Stendete le foglie di verza e su ciascuna mettete un salsicciot­to di ripieno lungo poco meno di un dito e ripiegate le foglie fermandole con degli stuzzicade­nti. In una padella soffrigget­e la cipolla nel burro e fate abbrustoli­re gli involtini, aggiungete la passata, infornate a 180° e lasciate cuocere circa 20 minuti.

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