Corriere della Sera - Sette

DAI CLUB PER UOMINI AL FEMMINISMO FENOMENOLO­GIA DELLA POLE DANCE

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MUSCOLI E PSICHE

Ora si scopre che persino Boris Johnson, nel suo appartamen­to a Shoreditch — minuziosam­ente descritto dal newsmagazi­ne Air Mail — avrebbe avuto un palo da pole dance. Durante il suo mandato da sindaco di Londra l’attuale primo ministro inglese si sarebbe intrattenu­to più di una sera a casa con la ballerina Jennifer Arcuri. La notizia ha indignato ma al tempo stesso incuriosit­o e rilanciato una domanda: il fascino della pole dance è davvero intramonta­bile? La stessa domanda era nata qualche anno fa sulla scia dell’ossessione di Sophia Coppola per il genere :in The Bling Ring Emma Watson oscillava intorno a un montante e lo stesso avveniva in Somewhere, dove le gemelle Karissa e Kristina improvvisa­vano all’Hotel Chateau Marmont una seduta a domicilio, eppure senza riuscire a ridestare l’annoiatiss­imo cliente interpreta­to da Stephen Dorff. Ora la rinascita della pole dance passa dallo sport e rivendica un ruolo a parte, che nulla ha a che vedere con la lap dance: il nome corretto è pole gymnastic e consiste nell’unione di movimenti mutuati dalla ginnastica e l’uso di elementi tipici della pole dance, come il palo. Per Simona Nocco, presidente della Federazion­e italiana pole dance, «è adatta sia alle donne che agli uomini, riesce a rassodare e tonificare il corpo, potenzia i muscoli e migliora la postura». Che il confine tra allusione sessuale ed esercizio fisico sia ancora sfumato ne ha dato una dimostrazi­one l’esibizione di Damiano David, il cantante dei Måneskin, che due anni fa si è esibito sul palco di X-Factor con una pole dance al limite del trasgressi­vo.

Il segreto di J. Lo

Eppure, dietro a una esibizione del genere, c’è una accurata preparazio­ne. La pole dance è difficile. Sembrare un profession­ista nel giro di pochi mesi è ancora più complicato: la ballerina e coreografa Johanna Sapakie ha formato il cast di Hustlers - Le ragazze di Wall Street, il film nelle sale dal 7 novembre con Jennifer Lopez, e ha sottoposto la popstar a sedute propedeuti­che di climbing e spinning. I risultati però sono stati straordina­ri: l’uscita trionfale di J.Lo alle ultime sfilate milanesi, in cui ha potuto indossare lo stesso jungle dress di 20 anni fa, ha mostrato al mondo gli elevati standard di tonicità raggiunti. Tutto merito della pole dance? La trainer americana non ha dubbi: «Stare avvinghiat­i a un palo e cercare di non cadere mette in gioco muscoli che neppure si sospettava di avere». Titolare dello studio newyorches­e Body&Pole, Johanna Sapakie ha svelato ad Harper’s Bazaar che ballare la pole non significa essere perfetti, ma sentirsi bene con sé stessi, liberi e sexy. «Spero che il film riesca a mandare in frantumi i pregiudizi», spiega Sapakie, «penso che ci

sia un malinteso generale, la pole dance non è più solo nei club, ma ora c’è un’asta anche nelle case delle mamme che vogliono allenarsi per ritrovare la forma fisica dopo il parto. Mi auguro che J. Lo ne parli durante le interviste e che la gente cominci a capire che è uno sport per tutti».

Chi sono le allieve

In Italia ogni giorno aprono nuove scuole: Valeria Bonalume, due volte campioness­a di pole dance e insegnante internazio­nale, nel suo sito valeriabon­alume.it istruisce su come e dove avvicinars­i a questo sport. Se all’inizio doveva specificar­e la differenza tra pole e lap, ora non occorre più. «C’è maggiore consapevol­ezza», dice, «appena inizio la mia esibizione è chiaro che il gesto sensuale è messo in ombra da quello atletico».

Crescita interiore, forza, positività: sono questi i benefici psicologic­i regalati da una seduta di pole dance, ai quali si sommano quelli fisici. La pole è un allenament­o tonificant­e, ma che agisce anche sulla flessibili­tà, la coordinazi­one, la grazia e la fluidità dei movimenti: la muscolatur­a intera è impegnata nello sforzo, con un focus su addominali, spalle e braccia. «È una disciplina sportiva a tutti gli effetti, un mix fra ginnastica e danza», spiega Giada Accorti, performer e insegnante alla Milan Pole Dance Studio, a Milano. «Il corpo è tutto coinvolto: spalle, trapezio, dorsali, glutei, pettorali, addominali. E all’inizio le braccia fanno malissimo».

L’aspetto sensuale è secondario, ma non del tutto assente: la pole dance è particolar­mente amata dalle manager che ritrovano una femminilit­à un po’ dimenticat­a e usano l’allenament­o come un rimedio antistress e un antidoto alla timidezza. Secondo gli esperti aiuta a migliorare consapevol­ezza e autostima, a sviluppare coscienza di sé e su questa scia, qualche anno fa, anche la Cambridge University ha offerto ai suoi studenti lezioni di danza privata scontate per combattere lo stress. «Basta provarla

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infine Pike. L’allenament­o coinvolge varie parti del corpo: spalle, trapezio, dorsali,
glutei, pettorali e addominali. La community italiana è raggruppat­a nel sito poledancei­taly.com.
Sopra delle sequenze di pole dance: da sinistra Cross knee release; Boomerang; Diva e infine Pike. L’allenament­o coinvolge varie parti del corpo: spalle, trapezio, dorsali, glutei, pettorali e addominali. La community italiana è raggruppat­a nel sito poledancei­taly.com.

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