Altro che Freud, la psicanalisi è opera di Shakespeare
COMINCIAMO CON il più grande. In La misura del tempo Gianrico Carofiglio cita una battuta da Macbeth: «Date parole al dolore, il dolore che non parla sussurra al cuore oppresso e gli dice di spezzarsi». Di solito si dice che la psicanalisi nacque la notte tra il 23 e il 24 luglio del 1895 quando Freud fece il sogno dell’iniezione a Irma. Ma, forse, la psicanalisi fu inventata 272 anni prima da Shakespeare con quella battuta (atto 4, scena 3) di Macbeth. Stendetevi sul divano e ripetetela: «Date parole al dolore, il dolore che non parla sussurra al cuore oppresso e gli dice di spezzarsi».
C’È UN (bellissimo) pettegolezzo nel (bellissimo) Il demone di Shakespeare di Harold Bloom (Rizzoli). «Vi sono accenni che lasciano intuire come Macbeth non sia, sul piano sessuale, del tutto all’altezza della formidabile Lady Macbeth». Ci vorrebbe un giornale di gossip su Shakespeare (nello stile dello spagnolo
¡Hola! o dei tabloid inglesi sulla
Royal family).
VITTORIO PRINA: «Scrivo poco a quotidiani e riviste (quasi mai), ma per Paolo Sorrentino non posso astenermi. Hanno tutti ragione è un capolavoro (non si discute)». Il lettore non è convinto che la frase più bella di Sorrentino sia quella della Grande Bellezza (attualmente la più votata nel nostro concorso): «La più consistente scoperta che ho fatto pochi giorni dopo aver compiuto sessantacinque anni è che non posso più perdere tempo a fare cose che non mi va di fare». Secondo Prina: «È una frase da culto – avendone io, appunto, sessanta – ma forse un po’ scontata».
ALLORA IL LETTORE si è messo alla ricerca della frase più bella: «Ho ripreso in mano la mia copia Hanno tutti ragione aspettandomi numerose
L’ho trovato intonso: mi sono chiesto il perché. Poi ho capito: avrei dovuto sottolinearlo tutto! Ogni frase mi sorprende».
Eccone una che ha sorpreso particolarmente Prina: «“Da oggi, dopo le tue parole, voglio cambiare vita” ha proposto lei. “Non ti sopravvalutare, Rituccia” ho detto io ritrovando me stesso e la mia recita infinita». Ovviamente chi dice io è il grande Tony Pagoda, il cantante protagonista del romanzo. Ed ecco un’altra frase memorabile di Hanno tutti ragione: «Ma prima le ho mandato un bacio antico mentre lei, con un gesto espertissimo, si è accesa la milionesima Marlboro». Si chiede il lettore: «Non suona un po’ come un verso di una canzone di Paolo Conte?». La risposta esatta è: «Sì».
SPESSO I LETTORI più giovani mi chiedono come si fa una rubrica. Non saprei. Però direi che se, come questa volta, si comincia con una frase di Shakespeare e si continua con le frasi di Sorrentino, si deve chiudere obbligatoriamente con un brano di Mario Sconcerti. Dallo Sport del Corriere di lunedì 11 novembre: «L’impressione generale dopo 12 turni è che la Juve sia un po’ viziata da se stessa e che l’Inter creda nel paradiso come uno stilita. Questo in fondo Conte porta, la bellezza dell’ascetismo tecnico, la concretezza di un convento». Che grande mister. Che grande romanzo il campionato di serie A.
E FORSE MACBETH
NON È, SUL PIANO SESSUALE,
DEL TUTTO ALL’ALTEZZA DELLA FORMIDABILE LADY
MACBETH...