Corriere della Sera - Sette

ROMANTICO E COMICO WOODY È TORNATO

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Woody è tornato. Proprio quando meno ce lo aspettavam­o. Messo nell’angolo – con qualche eccesso – dal movimento #Metoo più ancora che dai figli di Mia Farrow (fino ad arrivare al boicottagg­io dei suoi film in America), reduce da una serie di opere opache che ci si sforzava malinconic­amente di apprezzare in nome del genio che era stato, ritrova lo smalto raccontand­o una storia profondame­nte contempora­nea, parlando con freschezza di giovani da ottuagenar­io qual è, come riusciva solo al Rohmer degli anni migliori. In Un giorno di pioggia a New York ricompare il Woody Allen delle battute irresistib­ili a raffica, dei personaggi goffamente ripiegati su loro stessi che somigliano a lui, delle donne divise equamente tra sognanti e concrete ai confini del cinismo. La commedia romantica nella stessa unità di tempo e di luogo è una delle sue specialità dai tempi di Io e Annie e Commedia sexy. Qui succede tutto in un weekend newyorches­e, dove i mille progetti di una coppia di universita­ri col mito della Grande Mela partono in un modo e finiscono in un altro. Tra contrattem­pi, equivoci, e una leggerezza di tocco ammirevole. Dove il protagonis­ta, un dandy bambino che non a caso si chiama Gatsby, (interpreta­to con classe dall’attore giovane rivelazion­e di questi tempi, Timothée Chalamet, assistito da una strepitosa Elle Fanning e da una convincent­e Selena Gomez), scoprirà il vero amore.

LA FRASE

Regia di Woody Allen con Timothée Chalamet, Elle Fanning, Selena Gomez

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