Corriere della Sera - Sette

LA FIDUCIA, PREZIOSA PER CREARE E CURARE

- Di MICOL SARFATTI

La fiducia è un bene prezioso quanto raro. Difficile da far germogliar­e, bisognosa di cure continue, ma fondamenta­le. Dove sarebbero adesso Domenico Dolce e Stefano Gabbana se non avessero avuto fiducia l’uno nell’altro, oltre che nelle loro intuizioni? I due stilisti si raccontano a Daniela Monti sulla copertina di questo numero di 7. La coppia, un tempo sentimenta­le, oggi solo profession­ale, ma ancora legata da un affetto «particolar­issimo, privato, personale, unico», ripercorre le tappe più importanti di una grande carriera. Gli esordi nella Milano da bere, la vocazione creativa e artigianal­e che sconfina in ogni momento della loro giornata, l’emozione davanti a un pizzo, un ricamo, un tessuto. Ma anche gli errori, la vicenda cinese dello scorso anno: tre video pubblicati su Instagram in cui una modella cinese tenta di mangiare alcune specialità gastronomi­che italiane con le bacchette. Dovevano essere il lancio per il grande evento #DGThegreat­show a Shanghai, furono la causa della sua cancellazi­one. Oggi dicono: «Quella scivolata ci ha resi più forti. La vita ti punisce, ma impari a migliorart­i».

Dalla fiducia reciproca a quella in una grande fondazione: l’Airc, che da anni si occupa di ricerca sul cancro, grazie alle tante donazioni ricevute. In un lungo reportage vi raccontiam­o dove vanno a finire questi soldi. Vi facciamo vedere i volti dietro ai progetti, come quello del pediatra Andrea Biondi, a capo dell’ innovativa terapia Car T Cells. Degli oncologi Michele Maio, pioniere dell’epigenetic­a, e Lucia Del Mastro, che aiuta le donne con tumore al seno a diventare madri. Grazie alla fiducia di alcuni, lavorano per ridare speranza a molti.

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