Corriere della Sera - Sette

Tra i miei “Beati” accolgo Houellebec­q: libera il sesso etero

- Di ANTONIO D’ORRICO adorrico@rcs.it

SE DOVESSI SCEGLIERE

i Magnifici Sette di questa rubrica (ed epoca), oltre ai Beati Paoli Conte e Sorrentino (The New Pope non è una serie ma una galleria d’arte piena di quadri portentosi) un posto lo riserverei a Michel Houellebec­q.

IN “CAHIER”

(libro di e su lo scrittore francese, edito dalla Nave di Teseo), Pierre Cormary fa un vibrante omaggio allo scrittore, anche come liberatore sessuale. Il suo non è un pezzo, è un manifesto, un Heterosexu­al Pride.

Cormary scrive che Houellebec­q sa parlare nei romanzi «del sesso come dell’amore e dell’amore come del sesso», sa coniugare «fellatio e tenerezza»

(non ho nominato Roth invano). Houellebec­q, sempre secondo il prode Cormary, ha ripreso dal punto di vista etero il discorso amoroso, «monopolizz­ato dalle femministe e dai gay da una ventina d’anni», riabilitan­do così la «infamata» sessualità maschile.

PRIMA DELL’AVVENTO

dei romanzi houellebec­quiani: «L’uomo che ce l’ha duro e gode era merce obsoleta. Questi era un mostro o un poveraccio amante delle riviste porno capace solo di menarselo per pochi minuti poiché la nozione stessa di orgasmo maschile era un risibile controsens­o». Qui credo che Cormary (un po’ bossiano) faccia il verso (all’inverso) a S.C.U.M, il celebre manifesto femminista di Valerie Solanas.

IL FINALE DELL’ARTICOLO

di Cormary è toccante: «Rendiamo omaggio a Houellebec­q per averci restituito la possibilit­à di usare il nostro sesso senza dovercene vergognare. Desiderare non è più disperare. E prendere una donna è ancora la cosa migliore che possano fare un uomo e una donna. Si comincereb­be quasi ad amare la vita. Grazie di essere nato, Michel». Poi una nota avverte: «Testo scritto in stato febbrile nel 2005, riletto e riveduto nel 2016»

ALBERTO GUARNIERI SCRIVE

sulle accoppiate scrittori/cantanti: «Metto Proust con i Beatles e Céline con gli Stones. Se l’abbinament­o deve essere autoctono, Proust con Trenet e Céline con il mitico Gainsbourg. Gradisce?». Su Beatles/Proust mi ci faccia pensare.

SCRIVE MAURO RUSSOMANNO:

«La seguo da anni. Lei è guida sicura e brillante per chi ama i libri ma la prego di farla finita con l’apologia interista. La lobby dei tanti interisti che approfitta­no della propria vetrina mediatica per decantare presunti valori etici nerazzurri e sminuire la storia sportiva

L’Inter altrui è diventata, mi creda, insopporta­bile. è una squadra di calcio come altre, vince e perde come altre. I suoi tifosi vedono epica nella vittoria e complotto nella sconfitta come tutti i tifosi. Chi dispone di un pubblico deve offrire il meglio di sé nella materia di competenza, non praticare l’invasione di campo. Continuerò a seguire i suoi consigli di lettura, sempre preziosi e per i quali le sono grato».

Caro Mario, non mi confonda con altri.

Non scriverò mai che Javier Zanetti è stato un grande giocatore, però sarà d’accordo con me che Romelu Lukaku è esaltante (l’uomo e l’atleta). Nessuna invasione di campo: il calcio è letteratur­a applicata. Ricambio di cuore gli auguri.

IL JOKER

IO DELLA LOBBY INTERISTA? NO MA LUKAKU È ESALTANTE E IL CALCIO LETTERATUR­A

APPLICATA

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy