DANZANDO SU LAME GHIACCIATE
Complici le piste temporanee in città e i galà internazionali, i pattinatori aumentano. «È acrobatico e modella il fisico», dice la campionessa Alessia Tornaghi. «Servono coraggio ed equilibrio», aggiunge l’allenatore
interviene Alessia Tornaghi, campionessa italiana e portabandiera della Nazionale ai Giochi olimpici giovanili di Losanna dove ha chiuso in sesta posizione. Riprende De Bernardis: «Suggerisco di iniziare con due esercizi facili: marcetta e limoni. Col primo si impara a stare in equilibrio sulle lame spingendosi in avanti. Col secondo si disegnano ovali, spostandosi avanti e indietro. L’obiettivo? Rinforzare i quadricipiti».
Pattinare appartiene alla modernità anche quando a far da colonna sonora è un brano di Charles Aznavour sul quale ha danzato l’americano Nathan Chen (vent’anni e due volte campione del mondo) nella finale del Grand Prix di Torino. Per lui, triplo axel e salti quadrupli. «Il triplo axel sta diventando la norma anche tra le donne», dice De Bernardis. Un fondamentale che ancora sfugge ad Alessia Tornaghi: «È il mio obiettivo, per essere più competitiva a livello mondiale». Chi si accontenta di pattinare con gli amici, trova a Firenze l’anello più lungo d’Europa: 300 metri intorno alla vasca dei giardini della Fortezza. «In Toscana montiamo piste stagionali», dice Gabriele Ghisu, presidente della Asd Giglio Bianco. «La Firenze Winter Park è aperta per quattro mesi. Vi si tengono corsi e gare. La performance è assicurata».