Corriere della Sera - Sette

LE DONNE A SANREMO UNA GARA IN SALITA

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Leggere il Festival attraverso i numeri. Non quelli degli ascolti televisivi. A proposito, sarebbe divertente che durante Sanremo alla quotidiana conferenza stampa con i dati Auditel si aggiungess­ero i numeri delle piattaform­e streaming per vedere se le canzoni sono più o meno ascoltate rispetto all’anno prima … Sarebbe un modo per riportare la musica al centro. Un’appendice di numeri e dati è la sezione più curiosa di Il festival di Sanremo (De Agostini), almanacco firmato da Eddy Anselmi. L’autore, non a caso soprannomi­nato WikypEddy, racconta la storia della manifestaz­ione edizione per edizione, anzi, serata per serata con precisione e curiosità. E le statistich­e finali, materiale prezioso che spesso in Rete non si trova, ci raccontano tanto del Festival.

Lo squilibrio fra uomini e donne?

Quest’anno ce ne saranno 7 su 24 in gara, ma a guardare l’albo d’oro si ha la conferma del maschilism­o della canzone: le vittorie di uomini sono 54, 24 quelle di donne, 9 le combinazio­ni miste (il totale è 87 perché per anni ci fu una doppia interpreta­zione). Solo 10 volte c’è stata una donna fra gli autori della canzone vincitrice.

Altre curiosità, Gigliola Cinquetti è stata la più giovane vincitrice: nel 1964 quando cantò Non ho l’età aveva 16 anni, 1 mese e 12 giorni. Roberto Vecchioni il più vecchio: nel 2001 vinse con Chiamami ancora amore a 67 anni, 7 mesi e 25 giorni. La canzone con titolo più lungo è stata Se non fosse tra queste mie braccia lo inventerei di Lara Saint Paul nel 1972 e quella più corta di Francesco Salvi nel 1990.

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