Corriere della Sera - Sette

FUSILLI CON NOCCIOLE, NOCI E PINOLI

- Di ANGELA FRENDA foto di STEFANIA GIORGI

Che la pasta saltata in padella assuma tutto un altro sapore, è verità

oramai incontrove­rtibile. Provate

a smentire che qualunque sugo

diventa più speciale se ben mantecato

in un recipiente profondo,

meglio ancora un wok. Ricordo

che qualche tempo fa avevo trovato

degli asparagi in frigo. Era estate. E non sapevo cosa farci. Non avevo voglia di farli, come al solito, al vapore. E così mi lanciai in una ricetta che poi è diventata un grande cavallo di battaglia nella mia famiglia: fusilli con asparagi, pinoli e mandorle. È per questo che quando ho scoperto la ricetta

di Alessandra Avallone, nostra bravissima

home economist che ci segue

Cook, me ne sono innamorata all’istante.

su quasi tutti i servizi di

Come potevo non farlo? Intanto per la scelta della pasta, i fusilli: secondo me sono imbattibil­i nel catturare il sugo e conservarl­o al loro interno fino a quando non approdano nella bocca del ben capitato.

Anzi, se devo dirvi la mia,

io li trovo ancora più buoni nella

versione integrale, che fornisce

quel giusto tocco di ruvidità casereccia

a me molto gradito. E poi, il resto degli ingredient­i, mi parlano di casa mia. Di mia nonna Angela e dei suoi oramai famosi (suo malgrado) spaghetti di Natale. Quelli che lei scherzosam­ente chiamava: il secchio da’ munnezza.

Tradotto dal napoletano: il

secchio della spazzatura. Li faceva

quasi sempre dopo le feste, saltando

in padella tutta la frutta secca

avanzata e aggiungend­o qualche

filetto di acciuga. Pesce che un

tempo, non

dimentichi­amolo,

rappresent­ava le vongole dei poveri.

Lei però ci metteva anche i

pomodorini, quelli del piennolo.

In questa ricetta di Alessandra,

invece, mancano. Possiamo dire

che sembra quasi la versione in bianco di quella di mia nonna. Per il resto, è un patto povero e semplice che però è anche carico di tante cose che fanno bene : la frutta secca, le acciughe…

Se volete aggiungere poi alla

cremosità della preparazio­ne un

tocco che la renda speciale, vi

basterà una grattugiat­a di pepe

fresco fatta all’ultimo momento.

O anche (a me non dispiace) del

peperoncin­o fresco.

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