Corriere della Sera - Sette

IL MASO RISTRUTTUR­ATO CHE FA BENE ALLA NATURA

- Di LAURA RAGAZZOLA foto di GUSTAV WILLEIT

Appare quasi all’improvviso, quando la strada esce dalla foresta

di larici e risale l’alpe affacciata

sulle montagne della Val

Pusteria, in Alto Adige. E ti sorprende

con quei due edifici così

simili, ma così diversi: il primo

nuovo, lineare, leggero;

il secondo

antico, massiccio, severo;

entrambi di legno e collegati da

una pensilina che corre discreta

fra i due volumi.

Èil maso Stocker, nel comune di Riscone, costruito alla fine dell’Ottocento e recentemen­te ristruttur­ato dallo studio altoate

sino Comfort Architecte­n, fondato

a Brunico nel 2002 da Michael

Mumelter e Marco Micheli, che ci

ha accompagna­to nella visita.

Forte identità

«Quassù, ogni maso comprende sempre una doppia costruzion­e: la stalla con il fienile e la residenza vera e propria dei contadini», spiega l’architetto Micheli, mentre parcheggia­mo

sotto la pensilina, che oltre a

offrire riparo alle auto e all’attrezzatu­ra

agricola, regala anche

un funzionale “corridoio” protetto

alle interperie. «Qui, tuttavia»,

continua

«ci siamo trovati difronte a una situazione particolar­e. Mentre la stalla era ben conservata, l’abitazione versava in un tale stato di degrado da rendere impensabil­e qualunque intervento

di risanament­o».

il progettist­a,

La proposta dei

progettist­i,

«subito accettata da un committent­e

aperto e molto collaborat­ivo»

ci tiene a sottolinea­re

Micheli, è stata quella di costruire

ex novo un secondo edificio,

dandogli una propria autonomia

e identità e cercando, attraverso

l’accostamen­to con il corpo preesisten­te,

un modo diverso di

dialogare con la tradizione locale.

Uniformità

«Per prima cosa abbiamo pensato

di spostare il nuovo edificio

“‘dentro” la collina», rivela il

progettist­a indicando la parte di

volume seminterra­to della casa.

«Questa soluzione si è rivelata vincente: la parte nuova è addirittur­a più bassa del fienile, ma abbastanza ampia da ospitare non solo la casa padronale ma

anche due appartamen­ti per la

ricettivit­à turistica stagionale. Il

risultato è una costruzion­e leggera,

ben inserita nel paesaggio,

che dilata i suoi spazi abitativi anche

all’esterno grazie a un ampio

patio affacciato sulla valle».

Il legno, infine, riveste tutta la struttura con sottili listelli di larice, essenza locale, creando un’uniformità non solo materica

ma anche cromatica con l’antico

fienile, dal quale ha preso in prestito

il colore del legno bruciato

dal sole e dal tempo.

 ??  ?? In alto, la nuova costruzion­e e il vecchio fienile, collegati da una bassa pensilina di legno. Il progetto per le sue caratteris­tiche di comfort e di efficienza energetica è stato premiato con il Casa Clima Award 2019 da parte dell’Agenzia per l’Energia dell’Alto Adige
In alto, la nuova costruzion­e e il vecchio fienile, collegati da una bassa pensilina di legno. Il progetto per le sue caratteris­tiche di comfort e di efficienza energetica è stato premiato con il Casa Clima Award 2019 da parte dell’Agenzia per l’Energia dell’Alto Adige
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