IL MASO RISTRUTTURATO CHE FA BENE ALLA NATURA
Appare quasi all’improvviso, quando la strada esce dalla foresta
di larici e risale l’alpe affacciata
sulle montagne della Val
Pusteria, in Alto Adige. E ti sorprende
con quei due edifici così
simili, ma così diversi: il primo
nuovo, lineare, leggero;
il secondo
antico, massiccio, severo;
entrambi di legno e collegati da
una pensilina che corre discreta
fra i due volumi.
Èil maso Stocker, nel comune di Riscone, costruito alla fine dell’Ottocento e recentemente ristrutturato dallo studio altoate
sino Comfort Architecten, fondato
a Brunico nel 2002 da Michael
Mumelter e Marco Micheli, che ci
ha accompagnato nella visita.
Forte identità
«Quassù, ogni maso comprende sempre una doppia costruzione: la stalla con il fienile e la residenza vera e propria dei contadini», spiega l’architetto Micheli, mentre parcheggiamo
sotto la pensilina, che oltre a
offrire riparo alle auto e all’attrezzatura
agricola, regala anche
un funzionale “corridoio” protetto
alle interperie. «Qui, tuttavia»,
continua
«ci siamo trovati difronte a una situazione particolare. Mentre la stalla era ben conservata, l’abitazione versava in un tale stato di degrado da rendere impensabile qualunque intervento
di risanamento».
il progettista,
La proposta dei
progettisti,
«subito accettata da un committente
aperto e molto collaborativo»
ci tiene a sottolineare
Micheli, è stata quella di costruire
ex novo un secondo edificio,
dandogli una propria autonomia
e identità e cercando, attraverso
l’accostamento con il corpo preesistente,
un modo diverso di
dialogare con la tradizione locale.
Uniformità
«Per prima cosa abbiamo pensato
di spostare il nuovo edificio
“‘dentro” la collina», rivela il
progettista indicando la parte di
volume seminterrato della casa.
«Questa soluzione si è rivelata vincente: la parte nuova è addirittura più bassa del fienile, ma abbastanza ampia da ospitare non solo la casa padronale ma
anche due appartamenti per la
ricettività turistica stagionale. Il
risultato è una costruzione leggera,
ben inserita nel paesaggio,
che dilata i suoi spazi abitativi anche
all’esterno grazie a un ampio
patio affacciato sulla valle».
Il legno, infine, riveste tutta la struttura con sottili listelli di larice, essenza locale, creando un’uniformità non solo materica
ma anche cromatica con l’antico
fienile, dal quale ha preso in prestito
il colore del legno bruciato
dal sole e dal tempo.