Scuola, riunioni, feste, aperitivi Siamo un Paese in videoconferenza
Qualcuno sui social si è fatto questa domanda: che cosa sarebbe successo se l’emergenza mondiale del coronavirus fosse accaduta nel 2006, chiusi in casa senza smartphone e senza tablet? Con i soli pc, per molte famiglie sarebbe stato impossibile affrontare didattica a distanza e telelavoro. Molti non avrebbero potuto raggiungere in videochiamata parenti, amici, colleghi, malati in ospedale. Per non parlare delle consegne a domicilio, fiorite con le app. Anche in queste circostanze eccezionali, l’evoluzione del vecchio cellulare ha dimostrato la sua centralità nelle nostre vite.
La primavera 2020, come ogni anno, ha portato con sé i nuovi fa. Quando si aprono, lo schermo pieghevole si distende creando una superficie pari a quella di uno smartphone normale. Quando si chiudono diventano oggetti molto più compatti (anche se più spessi), ottimi per qualunque tasca. La tecnologia del display pieghevole è ancora acerba e delicata, ma è promettente e porta una ventata di novità. Huawei Mate XS è invece un telefono che si apre e diventa una sorta di tablet (quasi quadrato) da ben 8 pollici. Il prezzo proibitivo (2.599 euro) e l’assenza dei servizi e app Google ne fa un prodotto ancora più di nicchia.
Per chi guarda agli smartphone tradizionali, i trend sono tre: la
Anche nella pandemia globale, c’è un gadget che ha mostrato la sua importanza: il cellulare. Come se la sarebbero cavata milioni di studenti e di telelavoratori se il Covid-19 avesse colpito il mondo 15 anni fa, quando nelle case (e non in quelle di tutti) c’erano solo i pc?