Corriere della Sera - Sette

La frizione che scappa a Salvini

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irrimediab­ilmente spezzato. Forse la stima, certo la fiducia. Il problema è grave, profondo.

Giorgetti, infatti, non sopporta più il modo in cui Salvini concepisce la politica. Gli rimprovera quel suo sbagliare sempre qualche mossa per ansia di esserci, arroganza, presunzion­e, superficia­lità. Giorgetti è un uomo delle istituzion­i, un bocconiano amico di Mario Draghi, un leghista stimato al Quirinale. E ha provato prima pena e poi fastidio nell’assistere al clamoroso slalom di dichiarazi­oni con cui Salvini ha affrontato questi mesi di quarantena.

Un tragico crescendo: dall’uscita del 24 febbraio – tre giorni dopo lo scoppio del focolaio a Codogno – con quel suo «Chiudere tutto!», seguito, a 72 ore, dallo stupefacen­te «Chiediamo al governo di riaprire!». Va a spasso con la fidanzata nel centro di Roma senza mascherina, ma quando il rosario dei morti inizia a crescere, eccolo che sparisce da Facebook, e si inabissa. Quindi ricompare accanto al governator­e Fontana: inizia a collo torto, prosegue sparando improbabil­i trovate populiste (tipo dare mille euro a ogni famiglia che deciderà di trascorrer­e le vacanze estive in Italia: uno scherzetto da 17 miliardi di euro, in piena crisi economica).

Giorgetti prova a frenarlo. E spreca tempo. Perché a Salvini slitta sempre la frizione. L’estate scorsa, mentre era al culmine della popolarità, da ministro dell’Interno va a scolarsi un po’ di mojito al Papeete e poi chiede “poteri assoluti”. Cade dal governo, lo sotterrano, ma lui, in qualche modo, ritorna. Vince le elezioni in Umbria e starebbe per farcela anche in Emilia Romagna: però poi una sera decide di andare a citofonare a un tunisino innocente: «Scusi, lei spaccia?».

Quella sera, Giorgetti era allibito. Matteo, gli disse, così sfasci tutto. In effetti la Lega, dalle vette del 36% di un anno fa, è precipitat­a al 26%, e a poco è servito il comportame­nto lineare e serio tenuto, nelle ultime settimane, dal governator­e del Veneto, Luca Zaia (di questo, Giorgetti e Zaia hanno parlato pochi giorni fa. chiedendos­i: che dobbiamo fare con Matteo?).

Matteo Salvini e Giancarlo Giorgetti litigano, furiosamen­te, sempre più spesso. In queste tremende e infette settimane sarebbe successo almeno tre volte. È opinione diffusa, all’interno della Lega, che tra i due, ormai, qualcosa si sia

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