INNO ALLA VITA
Alena Seredova, quanto ci si pensa prima di avere un figlio a 42 anni, dopo un divorzio, avendone altri due da un padre diverso?
«Per come sono fatta io, molto. Io, già ragazzina, sapevo di voler essere madre, ho fatto anche la volontaria in un orfanotrofio. Ma ora, non mi sarebbe piaciuto avere un altro figlio prima di essere certa che siamo tutti sereni, con gli equilibri giusti». Parla degli equilibri di una famiglia allargata?
«Sarà perché sono all’antica o perché i miei stanno insieme da mezzo secolo, ma non amo questo concetto: preferisco l’idea di due famiglie serene, in cui i ragazzi stanno bene da una parte e dall’altra. Il Natale con gli ex e i figli di tutti non mi pare sano e penso che confonda i bambini».
Sei anni fa, maggio, un settimanale pubblicava foto rubate di Gigi Buffon con Ilaria D’Amico. Lui, portiere di Juventus e Nazionale, era ancora sposato con Alena, avevano due figli, Louis Thomas e David Lee. Per mesi, ne parlarono i giornali e Alena zitta, mentre Buffon le riconosceva pubblicamente «una dignità incredibile per aver messo la famiglia davanti all’ego». Cambio di scena. Buffon e D’Amico hanno avuto un bimbo quattro anni fa. Alena avrà una femminuccia a fine maggio da
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Alessandro Nasi, vicepresidente del CdA di Exor N.V. e amministratore della cassaforte di famiglia che ha il nome del bisnonno, la Giovanni Agnelli B.V. I loro sono due mondi all’apparenza distanti, con lui cugino di John e Lapo Elkann, lei venuta dalla Repubblica Ceca, modella, poi attrice, showgirl, star del calendario di Max 2005, lui che la chiama Czech Fury, la furia ceca. Invece, nasce un amore vero, uno di quelli per i quali la quarantena è un’opportunità per stare insieme.
«Ale fa smart working, siamo tutti a casa a Torino, ragazzi inclusi. Si chiama prova del nove», scherza lei. Pausa. «Onestamente, va benissimo.