Corriere della Sera - Sette

E Raggi... monopattin­a per Roma

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Nel resto del Paese, tutti hanno pensato scherzasse. Dopo settimane di lacrime e paura, un filo di ironia poteva pure starci. I romani, però, hanno subito capito che diceva sul serio. Una mattina, tempo fa, la videro arrampicar­si con i tacchi sul tetto del Palazzo Senatorio, al Campidogli­o: la foto fece il giro del mondo e lei, in bilico sulle tegole, spiegò subito che era salita lassù perché quello le sembrava il posto giusto per una riunione molto riservata.

Gli anni successivi sappiamo com’è andata, ma ora c’è questa storia delle bici e dei monopattin­i. Pochissimi romani possiedono una bici (a parte i rider, i fattorini addetti alla consegna a domicilio di cibo, e qualche signora radical chic, che la usa per andare a fare la spesa al mercato di Campo de’ Fiori). Praticamen­te nessuno possiede però un monopattin­o. Del resto, sarebbe come possedere una slitta. Che ci fai, a Roma? Dove vai, con un monopattin­o, in un città che ha quartieri più grandi dell’intera Padova? Migliaia di persone, pur sostenendo legittimam­ente di vivere a Roma, di fatto abitano a venti chilometri dal centro storico. Possono andare al lavoro in monopattin­o? O devono andarci in bici? Con piste ciclabili che quasi non esistono, e che dove esistono si snodano in una vegetazion­e amazzonica, infestata da ratti giganti, cinghiali e umani sbandati?

La verità è che il trasporto pubblico della Capitale, da anni, è in condizioni simili a quello di Mumbai (con la differenza che a Mumbai, di solito, i bus non prendono fuoco: a Roma 144 quelli divorati dalle fiamme, dal 2016). Quanto alla metropolit­ana: le stazioni erano già bolge dantesche, luoghi di crimini reiterati – dai borseggi alle molestie sessuali – e adesso però i romani dovrebbero scendervi restando distanti un metro l’uno dall’altro e dicendosi prego, si accomodi, dopo di lei, ma scherza? Non scherzava nemmeno la sindaca Raggi. Quindi, se vi capitasse di andare a Roma, procuratev­i davvero una bici o un monopattin­o (e non facciamo che per essere spiritosi vi presentate con un cavallo).

Con la lenta uscita dalla quarantena e il complicato avvio della cosiddetta Fase 2, a Roma è tornata a far sentire la sua voce Virginia Raggi, sindaca grillina. La prima dichiarazi­one è stata: «Cari concittadi­ni, dovrete abituarvi a usare bici e monopattin­o».

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