Qui Turkmenistan: solo il capo si può distanziare
Per un leader che ha cominciato da ministro della Sanità ignorare la pandemia è un bel colmo. Gurbanguly Berdymukhamedov, 62 anni, dentista quando il Turkmenistan era ancora parte dell’Urss, sta facendo attraversare al suo Paese questa crisi sanitaria come se non esistesse, o quasi: ha giusto sigillato ulteriormente i confini... Non che si sappia molto di ciò che accade ad Ashgabat, la capitale, e non è una novità visto che nel Press Freedom Index questo stan è 176° su 178. Si sa, questo sì, che il presidente – “Arkadag”, il Protettore, per i sei milioni di abitanti – ha voluto che il calcio riprendesse subito e per festeggiare la Giornata Mondiale della Salute (7 aprile) ha radunato 7 mila ciclisti. La meno protettiva delle celebrazioni. Tranne che per lui, ben distanziato socialmente dal gruppone. Per la Giornata del Cavallo s’è mostrato in splendido isolamento sul suo stallone. Quando, nel 2007, era stato eletto (poi altre due volte, e nel 2017 col 98% del voti…) aveva cancellato a raffica provvedimenti arbitrari dell’autoritario predecessore, riassegnando 100 mila pensioni cancellate e riportando in vigore il vecchio calendario, togliendovi però i nomi dell’autocrate e della madre. Molto è cambiato senza che nulla davvero cambiasse: anche lui (2015) s’è fatto erigere una statua equestre. Il Covid-19 – è un fatto – aiuta chi vuol rafforzare il potere. E il leader turkmeno pare mandi in giro i poliziotti ad arrestare chi solo pronuncia il nome del virus…