Corriere della Sera - Sette

SULL’ARCA DI NOÈ CON GIORGIO MANGANELLI

- Di ANTONIO D’ORRICO

Per avere una minima idea di come era Giorgio Manganelli bisogna leggere cosa diceva di Balzac (non di Dickens): che era un fratello di Dostoevski­j; che era una canaglia e seduceva i lettori attraverso l’angoscia. Bisogna leggere cosa diceva dei gialli di Agatha Christie: che sono tragedie ereditate da Eschilo e, infatti, rispettano l’unità classica di spazio, luogo e azione.

Per dire che tipo di scrittore era Saul Bellow (sempre sia lodato) Manganelli ricordava la regola numero uno della narrativa secondo Fielding (il maestro di Tom Jones): uno scrittore di romanzi non può uccidere un personaggi­o importante «con una tegola in testa» (così si muore solo nella vita). Bene, Bellow era uno scrittore capace di uccidere un suo eroe con una tegola in testa. I romanzi di Bellow sono quindi più simili al caos della vita che i romanzi degli altri? Lascio a voi le conclusion­i.

Per capire com’era Manganelli bisogna leggere cosa diceva del peccato originale (disquisend­o su Robinson Crusoe): il peccato originale è quel peccato che determina il destino di una persona e, dunque, il senso della vita di una persona deriva da un errore.

Tante altre cose diceva Manganelli (l’elenco sarebbe infinito). Diceva che Leo Longanesi aveva un nome «fintamente pomposo». Che Bernard Malamud (sempre sia lodato) scriveva storie dal sapore biblico. (A parte vorrei aggiungere che c’è qualcosa di Malamud in Shtisel, la bella serie di Netflix sugli ebrei ortodossi. Cito soltanto il personaggi­o della nonna che prega ogni giorno per i suoi cari, dai figli ai pronipoti, ma anche per Ridge e gli altri protagonis­ti di Beautiful, la sua telenovela preferita, proibita nella comunità alla quale appartiene).

Concupisce­nza libraria, il libro Adelphi in cui Salvatore Silvano Nigro ha genialment­e raccolto le recensioni di Manganelli, è un’arca di Noè piena di libri capitanata da quel prodigioso animale letterario che fu Manganelli.

Buona navigazion­e.

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 ??  ?? Giorgio Manganelli (1922-1990) e, sotto, il libro Concupisce­nza libraria (Adelphi) di Salvatore Silvano Nigro
Giorgio Manganelli (1922-1990) e, sotto, il libro Concupisce­nza libraria (Adelphi) di Salvatore Silvano Nigro

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