AMERICA AL VOTO MISSION IMPOSSIBLE
Niente comizi e niente porta a porta dei volontari, convention a rischio di annullamento, sondaggi controversi, i fondi per la campagna raccolti su Zoom. La pandemia ha cambiato le regole: ecco cosa può succedere
Le elezioni più spettacolari, le più costose, le più rilevanti per gli equilibri mondiali. Le Presidenziali 2020 – si vota il 3 novembre – sarebbero state con ogni probabilità la storia dell’anno. Poi è arrivata la pandemia. Il presidente uscente Donald Trump e il suo sfidante democratico Joe Biden – peraltro entrambi ampiamente over 70 e quindi nella fascia della popolazione più a rischio – si sono così ritrovati in un campo da gioco dove (quasi) tutte le regole sono cambiate. Senza comizi, senza porta a porta dei volontari, forse senza convention, con raccolte fondi su Zoom e sondaggi indecifrabili. Sarà la campagna più virtuale di sempre? E come si voterà? Abbiamo provato a raccontarvelo. testa fuori dalla Casa Bianca per visitare, senza protezioni, una fabbrica di mascherine in Arizona, ma per lo più si è affidato a eccentriche conferenze stampa trasmesse in tv. Se il presidente certamente ripartirà, lo sfidante democratico è invece rinchiuso da due mesi nel seminterrato della sua casa in Delaware da dove, pur crescendo nei sondaggi, fatica a inserirsi nel dibattito quotidiano, con la preoccupazione del partito che lo vorrebbe più presente.
I comizi però difficilmente riprenderanno: la campagna si disputerà quasi esclusivamente sugli schermi degli americani e i due candidati devono escogitare un nuovo metodo per farsi ascoltare. «Devono essere creativi sui social media e dare un messaggio centrato sugli interessi delle persone: che si parli di sanità, istruzione o economia, ora tutto è letto attraverso la lente del virus», spiega a Henry Barbour, influente membro del partito repubblicano in Mississippi. «Trump si connette molto bene con gli elettori, ma io organizzerei town hall meeting virtuali con dottori, pazienti e lavoratori: le persone vogliono essere rassicurate, e il presidente deve essere molto visibile».
Biden, invece, cerca di far sentire la propria voce con un podcast e continue interviste sui media, mentre la sua squadra aggiusta il tiro di una strategia digitale fin qui poco efficace. «Non può competere con la pandemia o con gli show per la stampa di Trump, ma non credo sia importante per ora», sostiene Theda Skocpol, scienziata politica di Harvard. «Avrà molte opportunità in futuro per fare notizia con una proposta di governo