VEDO? NO, NON VEDO L’EROS DEL CINEFILO
di toccare vette di eccitazione quando Cary Grant si porta Eva Marie Saint nella cuccetta superiore, alla fine di Intrigo internazionale, solo perché nell’inquadratura immediatamente successiva il treno su cui viaggiano entra (freudianamente) in una galleria nera… A riprova che l’erotismo è prima di tutto una questione di idee e di sensibilità, e solo dopo di corpi nudi o di situazioni piccanti.
Gli scandali ai tempi del muto Certo, esiste una vulgata che ha posto alcuni punti fermi, cominciando per esempio dagli scandalosi film muti di Erich von Stroheim, dove brilla – tra le tante – la scena della Vedova allegra con le suonatrici nude e bendate che allietano il primo incontro tra Sally e Danilo, promiscuamente accovacciate che non si poteva far vedere: il coito tra la donna e il giovane amante. Un po’ lo stesso procedimento con cui Sergej Ejzenštejn aveva usato il possesso degli strumenti meccanici o la messa in opera della scrematrice per raccontare la rivoluzione come un gigantesco orgasmo (facendo però molto arrabbiare Stalin) in Il vecchio e il nuovo.
Censura a Hollywood
Negli anni Trenta e Quaranta il cinema dovette fare i conti con la vittoria del moralismo e quindi della censura. Il codice Hays, adottato da Hollywood per tacitare le proteste delle troppe legioni per la decenza, arrivò a imporre, tra le tante, anche la sparizione dei letti matrimoniali: per evitare cattivi pensieri marito e moglie dovevano addormentarsi in letti gemelli, meglio se