DALLE SUONATRICI NUDE DI VON STROHEIM ALL’ESTASI NELLA NATURA DI HEDY LAMARR: NEGLI ANNI 20 E 30 DEL SECOLO SCORSO TRIONFA IL CORPO ESIBITO. POI LA RETROMARCIA DEI 50 E UNA NUOVA ERA CUPA, CHE INTRECCIA SESSO E MORTE
La maggiorata Lorna
A qualcuno quella sequenza oggi potrebbe far sorridere, magari pensando alle donne ultra-poppute che si spogliano nei film di Russ Meyer (per lanciare Lorna, interpretata dall’esuberante Lorna Maitland, la pubblicità aggiunse sotto il titolo «troppa per un uomo solo!») ma il trionfo di corpi nudi che cominciò a sconfiggere i diktat della censura dalla metà degli anni Cinquanta e cambiò il «comune senso del pudore» (in Italia con un po’ più di lentezza, ammettiamolo) aprirono anche nuove frontiere all’erotismo? Ci sarebbe da avanzare qualche dubbio se giocando con i ricordi è più facile che tornino in mente i decolleté delle nostre maggiorate (ah, l’indimenticabile mossa di Sophia Loren la smargiassa in che con Eros. Una strada che poi hanno percorso, con esiti alterni, Borowczyk, Jess Franco, Catherine Breillat, anche Tinto Brass pur con troppe cadute di gusto, ma che il pubblico non sempre ha apprezzato, più interessato alle docce di Edwige Fenech o di Nadia Cassini oppure all’utilizzo non tradizionale del frigorifero che fanno Kim Basinger e Mickey Rourke in 9 settimane e ½ .A dimostrazione che l’erotismo al cinema (e nella vita) passa attraverso qualcosa di non ben definito, da immaginare e da spiare, e in cui c’è sempre qualcosa che ci sfugge. In fondo siamo ancora qui che ci chiediamo se Sharon Stone aveva indosso un qualche tipo di tanga quando faceva accavallare le gambe a Catherine Tramell in Basic Instinct .E sono passati quasi trent’anni!