L’anoressia, lamette e ghiaccio
come una divinità) sono su Instagram e WhatsApp, con conseguenze devastanti. Studi pubblicati dal Guardian e dalla Bbc parlano chiaro: il fenomeno degli account Instagram che istigano all’anoressia è fuori controllo.
Vero, da tempo, sull’onda delle proteste di esperti e genitori, il social blocca hashtag come #proana e #mia (per “bulimia”), chiudendo ogni anno moltissimi account, ma i gruppi si sono riorganizzati. Usano sigle e un linguaggio in codice, hanno account privati con screening severi. Dietro, un inferno di consigli pericolosissimi per perdere peso, perdere l’appetito e non farsi beccare. E altrettanto difficili da stanare sono le chat private di WhatsApp.
Ma è Instagram a preoccupare di più. Nel 2017, uno studio dell’Università di Dublino sottolineava come gli account pro-anoressia di Instagram fossero più competitivi dei vecchi forum. Pesare il meno possibile diventa una gara con gli altri, coi follower che ti sfidano a ingerire meno di tot calorie al giorno e le “mentori” – perché ci sono anche quelle, si propongono e vengono assoldate – che infliggono punizioni corporali se sgarri. Le foto aspirazionali di ragazze (e ragazzi) pelle e ossa fanno il resto. «Fino a mercoledì mangerai solo ghiaccio, giovedì potrai leccare una mela». Il dimagrimento va dimostrato passo passo: chi vince diventa un modello per le altre, chi non ce la fa è ricoperta di insulti. L’età è sempre più bassa: quattordici anni, undici. Basta avere uno smartphone.
Come arginare tutto questo? Gli esperti concordano: bloccare non è sufficiente, perché spinge gli account a trovare modi sempre più astuti per restare sotto traccia. È fuori, spiegano, nelle terapie di gruppo, che va stimolata la discussione su quanto accade nei social. In Gran Bretagna, Instagram è materia di studio per gli psicoterapeuti dei disturbi alimentari. E da noi?
Angelica, marchesa degli angeli,
L’età dell’inconscio,
Alta fedeltà,
O Cesare o nulla,
Cent’anni di solitudine,
Il tempo degli uomini liberi,
Porci con le ali,
Uomini che odiano le donne, Stieg che si assegna a una scienziata/ ingegnere donna al lavoro nella Pattern Recognition, il riconoscimento facciale. È tra i massimi esperti italiani di intelligenza artificiale.
«Prendi una lametta e fatti un taglio sulla lingua, sarà così doloroso che non vorrai più ingerire nulla». Vent’anni fa c’erano siti, blog e forum. Oggi, i gruppi pro-anoressia (“pro Ana”, perché la venerano
«Il nome della rosa